“L'ultimo faro” è un romanzo per giovani, di Paola Zannoner, che racconta l'estate di 14 ragazzi di età compresa fra i dodici e i quindici anni, che partecipano, più o meno volontariamente, ad un campo estivo di tre settimane immersi nella vegetazione marittima , insieme a tre coach e un faro abbandonato. E' una storia fatta di storie, di mille vite e personaggi che si intrecciano. Ci sono tutti i volti e le voci dei ragazzi di oggi, divisi tra i dubbi e le domande sul futuro e le dipendenze da alcol, soldi, videogiochi e modelli irraggiungibili... tutti raccolti in un ultimo vecchio faro non più funzionante. La spiaggia e il mare sono incontaminati, la vegetazione verde e viva... e la cava di pietra a picco sul mare nasconde un segreto: qui un incisione attira l'attenzione di Lin che, grazie alla sua curiosità e al suo coraggio, si insinua nella storia che racchiude questo disegno, trascinando con sé anche tutti gli altri ragazzi. Si forma così, da un insieme di giovani, un gruppo unito e solido.
I capitoli si alternano tra le storie dei personaggi protagonisti e gli avvenimenti e le avventure che si svolgono nel racconto, creando così un romanzo ben scritto. I personaggi, secondo il mio punto di vista, non sono tutti egualmente interessanti e, alcuni di loro - come Lin e Tudor - mi hanno trasmesso qualcosa di più rispetto agli altri. Se devo essere sincera, all'inizio non ero molto convinta della storia, forse perché la trama mi aveva creato delle aspettative troppo alte che non sono state soddisfatte subito, ma leggendo la storia mi sono dovuta ricredere. E' molto coinvolgente e racconta tematiche attuali che permettono l'immedesimazione in tutto e per tutto.
RECENSIONE: "CAMMINARE CORRERE VOLARE" Camminare Correre Volare, racconta una storia di base molto semplice, ma che interessa una tematica di grande attualità: il bullismo. Le protagoniste del libro sono Maria, una ragazza di 14 anni molto chiusa, estremamente studiosa e diligente e Asja che, al contrario di Maria, è una quattordicenne irrequieta, esce di nascosto e spesso ruba nei centri commerciali; vive in una casa popolare con la madre, sempre depressa a causa della rottura con il padre di Asja. Asja, è appunto una ragazza abituata a non poter contare su nessuno, va male a scuola e fa la dura, nascondendo la sua fragilità, prendendosela con Maria e cercando il consenso delle amiche Miranda e Roberta, sue complici in numerose “avventure sbagliate" Inizia così per Maria un momento in cui Maria ne subisce di tutte… Asja, Miranda e Roberta le rubano spesso la merenda, la deridono per il suo aspetto fisico e la usano un po’ come una schiava, a cui far fare i compiti da svolgere per casa. Un giorno, poi, uno di questi episodi è degenerato ed Asja inizia a picchiare Maria, riuscendo a mandarla in ospedale con una gamba rotta. Così, la preside, prese provvedimenti… chiamando i genitori delle tre bulle. A quel punto, Roberta e MIranda abbandonano Asja per il volere dei loro genitori...quindi Asja, sentendosi abbandonata dalle amiche e avendo capito di aver commesso degli errori, decide di cambiare in tutto e per tutto: inizia scusandosi con Maria, frequentando un corso di recupero a scuola eproprio durante questa attività inizia a chattare con Gabriele, un ragazzo che non ha mai visto ma che la incuriosisce. In questa “nuova vita” Asja decide di dare un’ opportunità anche a Maria, tanto che la aiuta a prepararsi per una festa durante la gita di Genova. Un’ altra grande scelta che fa è quella di cercare suo papà senza l’aiuto di nessuno, solo con un computer di un internet point. Asja si sente cambiata e lo si capisce da tutte le sue azioni: si sente migliore, si sente più determinata e sicura di sé, anche se il vero cambiamento avviene solo alla fine del libro, quando riceve l’aiuto di una persona che lei stessa non avrebbe mai aiutato e che non pensava minimamente potesse entrare a far parte della sua vita. ROSSI GINEVRA 1B
RECENSIONE DEL LIBRO IL SOLE A MEZZANOTTE Il sole a mezzanotte è un romanzo scritto da Eric Kirsten che parla di Katie Price,una giovane ragazza che dorme di giorno e sta sveglia di notte. Non può esporsi al sole, anche la più piccola particella luminosa potrebbe danneggiarla gravemente, mettendo a duro rischio la sua vita. Questo perché Katie ha la Xp, una malattia rara che non le permette di godersi la quotidianità delle giornate come una qualsiasi altra adolescente. Sarà soltanto dopo l’incontro con Charlie,il ragazzo di cui è segretamente innamorata da anni e che osserva tutti i giorni alla finestra, che la triste esistenza di Katie inizierà ad acquistare i contorni della felicità; alla fine però riuscirà solo a peggiorare la vita di Katie per il principale motivo che la loro sarebbe dovuta essere una storia d’amore notturna,invivibile per entrambi; al tal punto di portare Katie ad arrendersi ed a voler assistere, per la prima volta in tutta la sua vita, ad un’alba. Questo libro mi ha emozionato molto e lo scrittore, con una scrittura semplice ed estremamente coinvolgente, è riuscito a raccontare una storia emotivamente forte, con una bella tematica; la lettura, secondo me, è stata molto scorrevole . Consiglio questo libro ai ragazzi della mia età poiché possano, come è successo a me, essere a conoscenza di un ulteriore aspetto della nostra generazione e che nella vita nulla è scontato , dobbiamo aspettarci di tutto. DICIOTTI GIULIA 1^B
LA CANZONE DI ACHILLE La canzone di Achille è un romanzo di Madeline Miller, una storica di Boston, che racconta le vicende narrate nell’Iliade che vedono come protagonisti gli eroi della guerra di Troia. Il libro è narrato in prima persona dal punto di vista di Patroclo, figlio di Menezio nonché prima amico e dopo amante di Achille. “Mi sono dimenticato di avvertire che lo volevo come compagno” Teraphon fu il termine che usò. Un compagno d’armi legato a un principe da un giuramento di sangue e amore. In guerra questi uomini erano le guardie d’onore; in pace, i consiglieri più vicini. Patroclo rimane sorpreso quando sente Achille esprimersi così davanti al padre Peleo, avendolo conosciuto solo pochi giorni prima; ma quello di cui ancora non è a conoscenza, è il profondo legame che si andrà a creare fra loro due in seguito. La storia si apre sulla vita di Patroclo prima dell’arrivo a Ftia, e subito notiamo che non è il figlio che aveva sperato di avere Menezio quando gli aveva dato il nome, infatti Patroclo vuol dire letteralmente “onore del padre”; ma il principe è esliato nella patria di Achille dopo aver ucciso un ragazzo creando un motivo di vergogna per il padre. Arrivato nella piccola città, Patroclo lega subito con Achille e dopo un po’ di tempo passato a palazzo si recano assieme sul monte Pelio per essere istruiti dal leggendario centauro Chirone. Passano gli anni sul monte e le visite di Teti, la madre di Achille che disprezza Patroclo, arrivano puntuali come la morte per chiedere al figlio di andare con lei, ma i rifiuti del ragazzo arrivano altrettanto puntualmente. In seguito giunge l’annuncio: Elena è stata rapita, e tutti coloro che avevano prestato giuramento chiedendo la sua mano sono chiamati a combattere, Odisseo, Filottete, Diomede, Meneziade. Patroclo è obbligato a scendere in campo a causa di un giuramento fatto anni prima per volere del padre, e Achille riceve una profezia che porterà anche lui sul campo di battaglia. Tornano entrambi a Ftia per unirsi alla flotta che salperà verso Troia, ma Achille viene condotto nella notte sulla piccola isola di Sciro dalla madre e Patroclo va a cercarlo per liberarlo scoprendo che aveva avuto un figlio con Deidamia, la principessa di Sciro. Dopo le vicende di Ifigenia, Achille e Patroclo salpano alla volta di Troia e dopo anni di battaglie si creano profondi legami tra tutti i Danai. Questo che vi voglio presentare è un dialogo tra Odisseo e Patroclo avvenuto una delle sere precedenti alla fine delle guerra: “Achille è un’arma, un assassino. Non dimenticarlo. Puoi usare una spada come un bastone da passeggio, tuttavia ciò non cambia la sua natura.” Quelle parole mi tolsero il fiato e mi ritrovai a balbettare. “Achille non è…” “Invece sì. L’arma migliore mai creata dagli dei. Ed è tempo che lui lo capisca, e che lo capisca anche tu. Se vuoi dimenticare ciò che ti ho detto, ricorda almeno questo. Non lo dico con cattiveria” -Emma Mazzetti 1B PRIMA PARTE
Non ero in grado di tenergli testa e le sue parole erano come aculei che non si lasciavano staccare. “Ti sbagli” dissi. Lui non replicò si limitò a guardarmi mentre mi voltavo e me ne andavo in silenzio.
Dopo alcuni giorni arriva l’offesa da parte di Agamennone che fa infuriare il principe dei Mirmidoni portandolo all’astensione dal combattimento. Da qui, sappiamo tutti com’è andata: a quel punto Patroclo si è offerto di guidare l’esercito di Ftia in battaglia per salvare l’onore del suo amato, perdendo la propria vita per mano di Ettore; allora Achille, distrutto, ha ucciso il principe di Troia pur essendo consapevole di star firmando la sua condanna a morte. Finita la guerra, le ceneri di Achille e Patroclo vengono poste in un’unica urna, come richiesto dall’eroe, legate per l’eternità. Purtroppo viene eretta una lapide solo per Achille, perché Patroclo avrebbe macchiato la sua gloria, così solo la sua anima incontra Caronte, che lo guida negli Inferi, mentre l’anima del suo amato è costretta a vagare sulla terra finché un giorno non incontra Teti che, mossa da una sorta di senso di colpa per averlo sempre rinnegato, incide il suo nome accanto a quello di Achille dicendo solo: “Va’, lui ti sta aspettando” Il libro si conclude così: Nell’oscurità, due ombre si avvicinano attraverso il crepuscolo fitto e senza speranza. Le loro mani s’incontrano e la luce si riversa inondando ogni cosa, come cento urne d’oro che, aperte, fanno uscire il sole.
A voi, vorrei dire solo una cosa: Leggete questo libro. Leggetelo perché è una bellissima storia d’amore e di amicizia, tenera, drammatica e indimenticabile. Achille e Patroclo qui sono prima di tutto rappresentati come due ragazzi innamorati trovati costretti a combattere per qualcosa di più grande di loro, con la consapevolezza di una condanna a morte certa che pesa sulle loro spalle. Achille sa che morirà nella guerra, così come lo sa Patroclo. Ma, tramite stratagemmi, riusciranno ad evitare la morte per dieci anni. Patroclo è dolce, timido e un po’ goffo, è innamorato di Achille ma allo stesso tempo la sua insicurezza lo porta a non capire perché Achille è innamorato di lui. Achille, invece, non è il classico eroe presuntuoso e arrogante ma un ragazzo innamorato, tanto innamorato da impazzire di dolore alla morte di Patroclo, dell’unica persona che abbia mai amato, scatenando la parte peggiore di lui. Io non ho mai adorato Achille, il mio eroe greco preferito è sempre stato Odisseo, avevo sempre visto il principe di Ftia come un personaggio sgradevole: troppo orgoglioso, troppo superficiale, troppo crudele. La morte di Ettore mi sembrava ingiusta. Questo libro mi ha fatto cambiare idea: ho cominciato a vedere l'ira funesta del Pelide Achille non più come un atto di crudeltà ma come l’ultimo gesto disperato di un uomo che ha perso il suo compagno di vita, una parte di sé. In fondo Ettore non mi ha fatto niente. È questo il mantra che si era ripetuto Achille per anni, solo alla fine della guerra avrebbe scoperto quanto era falso. -Emma Mazzetti 1B SECONDA PARTE (FINE)
Siamo nel 1946. La guerra è finita da alcuni mesi quando Alice incontra per la prima volta sua madre. Ha trascorso otto anni senza sapere chi fosse, vivendo nascosta in una fattoria in campagna insieme alla sua balia Jeanne incaricata di prendersi cura di lei fino al suo ritorno. Ora Alice deve lasciare un mondo pieno di affetti per seguire sua madre, una donna di cui non sa niente e che non è forte come se l’era immaginata ma silenziosa, dura, chiusa in se stessa. La bambina si trasferisce a Parigi con la madre; la città era rumorosa e Alice si sentì subito spaesata. La bambina non riesce a comunicare con la madre ed è questo che la fa soffrire di più: Diane durante la guerra aveva subito dei traumi e questo spiega perché di notte continuava ad avere incubi. Quando madre e figlia cominciano a stabilire una connessione, Diane si ammala di tubercolosi e la vita di Alice viene stravolta ancora. Diane viene ricoverata e l’assistente sociale le dice di aver rintracciato il padre della bambina. A questo punto Alice fa un viaggio che la conduce a New York Incontra suo zio Vadim, cieco e scorbutico, la bambina costruisce un rapporto solo con lui ma ha anche un padre che le vuole bene.
Un treno bloccato dalla neve nel bel mezzo del nulla. Non c’è modo di andarsene fino a quando la tormenta non sarà passata. Non ci sono mezzi per comunicare con la civiltà. I passeggeri sono preoccupati, ma presto saranno terrorizzati. Proprio in mezzo a loro si nasconde un omicida. Hercule Poirot, famoso investigatore belga, si ritrova sull’Orient-Express in mezzo a un variegato gruppetto di viaggiatori. All’apparenza tutti innocui e insospettabili fino a quando viene scoperto il corpo di un uomo ucciso da un buon numero di coltellate. Isolati dal mondo a causa di una tormenta è inevitabile che decidano di affidare le indagini al famoso investigatore. Immediatamente il suo genio entra in funzione e iniziano le indagini, che porteranno inevitabilmente all’individuazione del colpevole. Tutto il romanzo Assassinio sull’Orient-Express è concentrato in pochi giorni durante i quali le indagini si svolgono attraverso esami della scena del delitto, interrogatori ma soprattutto riflessioni e deduzioni. Ogni dettaglio viene pesato, commentato e discusso da Poirot e due dei passeggeri del treno improvvisati aiuto-detective. Non ci sono scene del delitto raccapriccianti, non ci sono i mezzi moderni per la ricerca delle prove e mancano moventi complicati o difficili da comprendere. Ci sono però tutti gli elementi per farne un ottimo giallo. Ogni fatto ci viene giustificato con logica. Il desiderio di creare tensione non fa mai cadere l’autrice nel surreale o nell’incredibile. L’esito delle indagini e ancora più il finale lasciano sorpresi. Proprio quello che dovrebbe fare un giallo.
Recensione del libro “Fuoco e Furia” di Michael Wolff
Il libro Fuoco e furia è stato scritto da Michael Wolff nel 2018 e racconta la rocambolesca presidenza americana del presidente Trump a partire dalla sua candidatura presidenziale e il successivo insediamento a Washington DC. In particolare si concentra sulle vicende dello staff, su personaggi come il vice-presidente Mike Pence e il capo stratega della presidenza Steve Bannon, rivelando i retroscena della Casa Bianca. Per la stesura di questo libro è stato determinante il ruolo privilegiato dell’autore che in veste di giornalista ha frequentato gli ambienti del quartier generale di Trump, prima e dopo le elezioni. Questo gli ha permesso di essere un osservatore ideale e discreto dei movimenti interni alla Casa Bianca. Lui stesso si è definito “una mosca sul muro” perché in questa posizione ottimale ha potuto, senza dare nell’occhio, entrare in possesso di tutta una serie di informazioni attendibili con le quali stupirci con la sua opera. La maggior parte delle fonti derivano dalle varie interviste e discussioni svolte dall’autore con il personale presidenziale e da riscontri sicuri ottenuti da altre persone in via confidenziale. Il racconto ha permesso al lettore di capire meglio la situazione politica americana nelle sue molteplici sfaccettature sin dalla candidatura di Trump. Risponde alle molte domande che si era posto il lettore prima della lettura del libro, e in particolare a questa:“Chi sta dirigendo davvero la Casa Bianca?”. Nel complesso, le varie vicende politiche e familiari dei personaggi descritti dentro la Casa Bianca fanno sembrare il racconto una commedia ironica e divertente, poiché vi avviene tutto l’inimmaginabile, soprattutto all’insediamento della presidenza. Emergono infatti tutta una serie di piccanti rivelazioni, di retroscena clamorosi, dove i segreti di famiglia non sono più tali, facendo infuriare il presidente perché esposto alla critica mondiale per gli scandali in cui è stato coinvolto. Ne esce fuori un ritratto oscuro di Trump per la sua imprevedibilità e per quel suo carattere impetuoso e focoso che lo porta a dire tutto e il contrario di tutto. Alcuni passaggi più interessanti da me letti sono stati il capitolo riguardante il Russiagate e il capitolo della CIA, grazie ai quali ho capito meglio lo sviluppo degli eventi narrati. Il racconto è avvincente e coinvolgente perché sembra di vivere una spy-story dai risvolti politici complessi sebbene non sia una finzione narrativa. Purtroppo la mia comprensione può risultare incompleta e superficiale, perdendomi molte delle sfumature e i vari dettagli perché, non appartenendo alla cultura americana, mi mancano le dovute conoscenze storiche per capire la politica degli Stati Uniti e le sue implicazioni negli affari interni ed esteri, e i personaggi che la animano. Questa difficoltà può rendere il libro non adatto a dei lettori giovani, ma resta pur sempre uno spunto provocatorio per essere incoraggiati ad avere un atteggiamento curioso rispetto alla politica mondiale attuale.
RECENSIONE LIBRO “TEOREMA CATHERINE” Colin è un ex bambino prodigio, fissato con gli anagrammi e esperto di lingue straniere, che da quando ha l’età per essere attratto da una ragazza, ha frequentato diciannove ragazze di nome Catherine, con nessuna delle quali è andata bene, poiché solo una volta è stato lui, per motivi esterni, a decidere di lasciare. Colin, col cuore spezzato, decide di partire insieme all'amico Hassan per un viaggio che gli faccia dimenticare l'ennesima delusione in campo amoroso; la loro tappa è la cittadina di Gutshot, dove incontreranno l'altra co-protagonista Lindsey. Durante l’esperienza, che si rivelerà memorabile, Colin decide di inventare un teorema per predire quanto durerà una relazione. La rivelazione è che il teorema funziona solo sapendo già in partenza il risultato da ottenere. A differenza degli altri sui romanzi, come “città di carta” e “colpa delle stelle”, lo scrittore John Green, in questo libro, ha ritenuto più importante analizzare e spiegare in maniera approfondita il carattere dei personaggi, in particolare di Hassan e Lindsey, tralasciando il romanticismo. Lindsey ha l’unico desiderio di piacere agli altri, rischiando quasi di dimenticarsi di chi è veramente; mentre Hassan subisce molti cambiamenti nel corso della storia, che lo condurranno sempre maggiormente a una vita piena di serietà. Colin si rivelerà essere il protagonista con meno crescita durante il racconto, solo nella parte finale, infatti, riusciamo a interpretare veramente le sue idee. I personaggi secondari invece presentano molti stereotipi della società: il campione di football che vuole per sé tutte le ragazze, il papà che sogna un figlio con una grande carriera e così via. La storia riesce a prendere l’attenzione del lettore e a coinvolgerlo, anche solo per il semplice fatto che è scritta seguendo il linguaggio dei ragazzi. Lidia Daddi 1BS
Niente e così sia recensione In questo libro la Fallaci riporta alcuni fatti avvenuti durante la guerra in Vietnam quando vi era stata inviata come giornalista. Prima di partire per Saigon,a Oriana è posta una domanda dalla sorellina:La vita cos’è? Leggendo si percepisce che la domanda del senso della vita in momenti in cui si è a diretto contatto con la morte sorge spontanea,Oriana si domanda perché succeda tutto questo,perchè ci uccidiamo. Inoltre raccoglie molte opinioni differenti sia dai vietnamiti sia dagli americani,dimostrando che anche gli americani che nelle foto sul carro del vincitore sembrano felici e bravi ragazzi a volte disprezzano la guerra e la ritengono insensata. Oriana,per ritornare sulla domanda della sorellina,risponde che la vita è il tempo che passa dalla nascita alla morte,risposta vaga ma soprattutto incompleta per Oriana. La Fallaci punta anche a farci capire l’insensatezza della guerra, quella del Vietnam,che durò 20 anni,specie per i Vietnamiti era la più insensata di tutte,dalle loro opinioni traspare menefreghismo, nel libro un vietnamita definisce la guerra che durava da quando era nato e in cui era cresciuto un cielo nuvoloso che non si rischiara mai,un po’ come un problema senza soluzione. un’altra frase che rimane impressa,detta da un comandante americano,è che la guerra per quanto sia crudele ecc. ti appassiona,è come la box,alla fine ci piace vederci a confronti con un altro uomo,forse perché,secondo me,in quegli attimi dove siamo potenziali prede o predatori,in una battaglia,si è pervasi da una sensazione fortissima,che vogliamo riprovare. Questo libro,secondo me è capace di trasmettersi schiettamente cos’è una battaglia e i sentimenti dei soldati e del popolo,ma soprattutto colpisce la risposta finale alla domanda della sorellina:La vita è una condanna a morte,bisogna attraversarla bene,senza paura di sbagliare,riempirla senza sprecare un passo,di romperci noi uomini,ne angeli ne bestie ma uomini.
READY PLAYER ONE Nel 2045 la terra è un paese sovrappopolato dove le persone vivono in ghetti o in grattacieli fatti da container, come nel caso di Wade Owen, un ragazzo statunitense che vive con la zia a causa della morte dei genitori. Wade, come quasi tutto il resto della popolazione passa le sue giornate su OASIS. OASIS è un mondo virtuale creato da James Halliday , a cui ognuno può accedere gratuitamente grazie ad un visore ed ad un paio di guanti aptici. Su OASIS non solo si trovano gruppi di videogiocatori, ma anche gruppi di preghiera, attività commerciali e quello che rimane della scuola pubblica, radunata sul mondo di Ludus. Dopo la morte del multimiliardario fondatore di OASIS, si diffonde in tutto il mondo un video lasciato da lui stesso, in cui spiega di aver nascosto all’interno del suo gioco tre chiavi che apriranno altrettante porte; solo chi, per primo, riuscirà a trovare le chiavi e a superare tutte le prove, grazie anche alla conoscenza della musica anni ottanta e di tutto ciò che appassionava il ricco fondatore, erediterà tutto il patrimonio di Halliday e avrà il controllo su OASIS. Wade, grande appassionato della vita del multimiliardario, diventa subito un gunter (ossia egg hunter). Ma l’opportunità di vincere la sfida ha attirato anche la IOI, una multinazionale pronta a tutto pur di vincere la sfida. Penso che questo libro sia molto avvincente e porti il lettore a voler scoprire sempre di più cosa succederà al protagonista. Nonostante parli di cose ben diverse, questo libro tratta talvolta anche argomenti molto delicati, come, ad esempio la dipendenza dalle droghe, che come possiamo leggere nelle prime pagine del libro causa la morte della madre del ragazzo, oppure la grande povertà in cui quasi tutti si ritrovano a vivere. Elena Melecchi 1B
Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio. Questo romanzo,a mio parere,è un thriller ben fatto che riesce a tenere il lettore incollato al libro e l’autrice,abilmente,fa di tutto per confondere le idee al lettore. Consiglio vivamente di leggerlo,dato che è un libro molto coinvolgente ed ogni minimo particolare è studiato alla perfezione. Archela Igrishta 1B
RECENSIONE: “NOI, GLI UOMINI DI FALCONE” “NOI, GLI UOMINI DI FALCONE” è un libro scritto da Angiolo Pellegrini, oggi generale dell’Arma dei Carabinieri in pensione, insieme al giornalista Francesco Condolucci. Nel 1981 il capitano Pellegrini, dopo aver prestato servizio in Calabria, assume il comando della sezione Anticrimine di Palermo. Il libro racconta le esperienze vissute in Sicilia, al fianco del giudice Falcone, in una stagione insanguinata dalle guerre mafiose. Sono gli anni in cui le cosche sterminavano, oltre agli avversari, anche magistrati, poliziotti, carabinieri ma anche semplici cittadini che avevano deciso di stare dalla parte dello Stato. Mi è risultato difficile leggere questo libro perché l’autore utilizza molti termini di carattere giuridico e poliziesco. La sua è una relazione dettagliata sul lavoro investigativo che il suo reparto svolgeva in un periodo in cui le organizzazioni criminali si dedicavano, oltre al traffico di droga, sempre più ad estorsioni, appalti e subappalti, spregiudicate operazioni immobiliari, mazzette, false fatturazioni. La storia è comunque interessante perché racconta di gente che della propria professione fece un ideale di vita. Uomini che hanno assistito al massacro di amici e parenti spesso nell’indifferenza dell’opinione pubblica. È sicuramente dedicato a tutte quelle grandi persone che hanno provato a cambiare le cose per il bene delle generazioni future.
Recensione “Mi hanno regalato un sogno”- Bebe Vio Il libro “Mi hanno regalato un sogno” è il secondo libro che ha scritto la campionessa paraolimpionica di scherma Bebe Vio. In queste pagine Beatrice racconta la propria vita, la propria infanzia, l’intervento durante il quale le hanno amputato gambe e braccia all’età di 11 anni a causa di una meningite acuta e, di come, dopo l’intervento, la sua vita non sia finita, anzi abbia avuto un nuovo inizio. In questo libro Bebe scrive ogni sua vittoria, ogni suo traguardo e ogni suo fallimento, racconta dei suoi amici e della sua famiglia, senza i quali sarebbe stato tutto molto più difficile, ma soprattutto in questo romanzo Bebe racconta di come sia riuscita a diventare campionessa e a raggiungere i risultati che ha raggiunto, diventando anche un punto di riferimento per molti adolescenti. “Mi hanno regalato un sogno” è un libro incredibile, capace di far pensare e riflettere su quanto siamo fortunati, ci fa capire che anche quando ci sembra tutto finito esiste sempre una via d’uscita, una seconda possibilità che la vita ci dona. Leggendo questo libro mi sono accorta che spesso, soprattutto noi adolescenti, ci abbattiamo per problemi, che, in confronto ai veri ostacoli della vita,non sono niente. Consiglio questo libro perché aiuta a crescere il lettore, rendendolo più responsabile e riesce a far guardare i problemi della vita da diversi punti di vista. “E' bello poter far vedere il futuro agli altri in momenti in cui a loro sembra che il futuro non ci sia più.” Bebe Vio (Mi hanno regalato un sogno.) Ceccanti Cecilia 1BS
MEDICUS Questo libro racconta la storia di un giovane medico,Robert Jeremy Cole: la storia si svolge intorno all'anno 1000 nel Regno Unito e poi in Persia.Rimane orfano e viene affidato come apprendista ad un medico di nome Barber che gli insegna un po' di medicina.Si accorge anche di avere una strana sensazione quando tocca qualcuno che sta per morire.Durante le visite del medico, si presenta un anziano,malato. Barber non può curarlo mentre un medico ebreo che ha studiato in Persia nella scuola di Avicinna ci riesce .Alla morte di Barber Rob scelse di andare in Persia nella scuola di medicina per imparare nuove tecniche. A questa scuola però sono ammessi unicamente i persiani e gli Ebrei e allora si aggrega ad una carovana diretta a Costantinopoli.Durante il viaggio fa amicizia con un gruppo di ebrei, dai quali impara la lingua persiana , l'ebraico e gli usi e costumi sia ebraici che della società persiana. ArrivAto in Persia si finge ebreo e viene ammesso nella scuola.Lui impara molte cose e,anche se vietato,pratica una autopsia facendo una scoperta importante. Alla fine lui e sua moglie che ha conosciuto nel frattempo decidono di tornare in Inghilterra,si sposano ufficialmente e Rob continua la sua attività di medico. Hanno anche un figlio che riserverà loro una sorpresa. Questo libro mi è piaciuto perché illustra bene la mentalità chiusa su alcuni fronti ma allo stesso modo innovativa di altri personaggi nel medesimo periodo storico.È molto avvincente e prende l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine è per questo lo consiglio a chi piace leggere romanzi che raccontano storie di epoche passate. GIULIA SILVINO 1B
La casa del padre recensione La casa del padre è un libro scritto dalla scrittrice statunitense Karen Dionne. La protagonista è Helena, una donna adulta, sposata con un marito dolcissimo, due bellissime figlie e un lavoro che ama. Apparentemente, sembrerebbe una vita perfetta, ma non è così. Infatti ha un segreto che non ha mai rivelato a nessuno: suo padre rapì sua madre quando questa aveva solo quindici anni e la portò con sé nel bosco, dove vissero segretamente per dodici anni, durante i quali nacque Helena . La bambina cresce subendo i soprusi del padre psicopatico, il quale cerca di farla diventare il più possibile simile a se stesso. Helena capisce che fuori dalla palude esiste un'altra realtà quando, girovagando per il bosco, si imbatte in una famiglia in gita. Da quel momento comincia a guardare i genitori con occhi diversi e decide di scappare con la madre, mentre il padre viene arrestato e mandato in prigione. Adesso,dopo tredici anni, il padre è evaso e lei sa che è in pericolo e che è l'unica che può trovarlo, riunendo il suo animo da bambina selvaggia di allora e donna di adesso. Questo libro mi è piaciuto molto, soprattutto perché è un romanzo avvincente e coinvolgente e, quindi, mi ha intrattenuta dalla prima all'ultima riga. Inoltre, la scrittrice pone maggiormente l'attenzione sulla psicologia dei personaggi, facendoti entrare nella loro mente e quindi a metterti davanti ai loro punti di vista. AURORA GALLINI 1BS
Recensione libro “TI ASPETTO DA SEMPRE” L’autrice di questo romanzo è Ava Dellaira, è nata a Los Angeles ma è cresciuta ad Albuquerque, in New Mexico. Il suo primo romanzo è “Noi siamo grandi come la vita”, ispirato alla madre e alla sua vita troppo breve. Invece “ti aspetto da sempre” è il suo secondo romanzo, questo secondo romanzo le protagoniste sono Marylin ed Angie, una mamma ed una figlia legate da un profondissimo rapporto basato sulla comprensione, infatti sono amiche oltre che madre e figlia. Marilyn era una ragazza in gamba, viveva con la madre ed il suo compagno che di paterno aveva ben poco, infatti era un fannullone, violento e senza affetto verso la figliastra, un buono a nulla che mi ha messo davvero i brividi e che avrà un ruolo centralissimo nella storia di Marilyn prima e poi di Angie. Angie non ha mai conosciuto il padre, la madre le ha sempre raccontato che il suo papà e suo zio sono entrambi morti in un incidente stradale prima che lei nascesse, ma un giorno Angie trova all’interno di un cassetto della madre una foto in cui c’erano la madre ed il padre e, dopo trova un account social di suo zio e scopre che lui è vivo. Dopo aver scoperto che suo zio era ancora vivo, Angie, cominciò ad indagare, per cercare di capire se suo padre fosse ancora vivo oppure no. Questo libro mi è piaciuto particolarmente perché mette in evidenza un argomento molto importante: il rapporto tra madre e figlia. Che a seconda del punto di vista di entrambi i personaggi, i loro comportamenti possono essere condivisibili. Infatti analizzando il comportamento della madre trovo che sia stata una grande donna, perché sacrificando tutta la sua vita per dare un futuro sereno a sua figlia e per lasciarle un dolce ricordo del padre le ha mentito per tanto tempo. Mentre analizzando il comportamento della figlia credo che sia stato lecito il diritto di conoscere fino in fondo chi fosse realmente suo padre anche all’insaputa della mamma. Consiglio vivamente di leggere questo libro perché regala tante emozioni e lascia tanti insegnamenti di vita vissuta sia ai giovanissimi che alle persone più mature. DIANA D’ABRONZO 1B
Libro: “Il sole è anche una stella” di Nicola Yoon Si conoscono per caso in una calda giornata a New York, entrambi in giro per i motivi più diversi. Natasha è un’immigrata irregolare e sta facendo di tutto per cambiare il proprio futuro e rimanere in America. È arrivata dalla Jamaica quando aveva solo nove anni e non per sua scelta, ma una volta cresciuta è difficile dire addio alla vita di tutti i giorni per ritornare in un Paese che non si conosce. Natasha non crede né al caso né al destino. E neppure ai sogni: non si avverano mai. Crede piuttosto nella scienza e nei fatti. Daniel, è un coreano-americano. È nato in America da genitori immigrati dalla Corea, crede fortemente nel caso e nel destino, è un sognatore ma sta cedendo al volere dei genitori che lo spingono a frequentare Yale per diventare medico. È proprio per questo che è in giro per New York, deve fare un colloquio per l’ammissione. Ci saranno forze maggiori che però spingeranno a far si che Daniel incroci la strada di Natasha e in questa lunga giornata, prima del rimpatrio di lei, avranno modo di conoscersi, aprirsi e affrontare insieme i loro problemi, dandosi una mano per diventare le persone che sono destinate a essere. Questo libro mi è piaciuto molto perchè il ritmo della storia è decisamente incalzante, non ci si stanca mai di leggere questa storia. I capitoli sono molto corti e alternati tra il punto di vista di Daniel e quello di Natasha, ma la cosa che mi ha colpito di più sono i capitoli “alternativi” che spezzano la narrazione regalandogli quel qualcosa in più. Questi capitoli sono piccoli momenti in cui si conoscono i personaggi secondari della storia, si può leggere il punto di vista del papà di Natasha, di quello di Daniel, ma anche piccoli capitoli di spiegazioni sui concetti scientifici di cui parla Natasha, che hanno reso la lettura molto interessante.
Recensione libro SHADOWHUNTERS, citta di ossa - Cassandra Clare Città di ossa racconta le avventure di Clary Fray che a quindici anni crede di condurre una vita piuttosto ordinaria. Tutto fila liscio tra lei e la madre, unico genitore che abbia mai conosciuto, e gli amici non le mancano. C'è il premuroso Luke, amico della madre che ha sempre trattato Clary come una nipotina, e poi c'è Simon, suo coetaneo e migliore amico nonché compagno di nuove esperienze e pretendente non troppo segreto. Come ho detto, tutto nella norma, almeno fino a quando l'intero universo non si capovolge mettendo in discussione tutte le sicurezze con cui Clary ha sempre vissuto. Una sera in cui Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto, infatti, oltre ad avere nella sua testa il nome dell'affascinante Jace, il biondino tutto sarcasmo e spavalderia che ha appena conosciuto, qualcosa di davvero strano è accaduto in quel Club. Qualcosa che ha dimostrato l'esistenza di creature sovrannaturali, di Demoni assetati di vita umana e di Cacciatori che si aggirano nell'ombra per stanarli e sterminarli. Prima ancora che Clary riesca a trovare il tempo di chiedersi se tutto ciò è realmente possibile, la sua esistenza si complica in così tanti modi diversi da non lasciarle alcuna scelta: deve affrontare i mostri che ha cominciato a vedere, perché è questo l'unico modo per salvare sua madre. E' così che ha inizio un adrenalinico viaggio che condurrà i protagonisti in un mondo sotterraneo in cui tutto è possibile: dietro il sottile velo che divide i mondi, si nasconde un universo di cui Clary non vorrebbe fare parte, ma a cui non può sottrarsi. Città di ossa, secondo me, è un libro stupendo perchè riesce a trasportarti nel suo mondo e ogni descrizione sembra possibile da vedere attraverso la lettura. SARA DE LUCIA 1B
“DIVERGENT” “Divergent”, scritto da Veronica Roth, è un romanzo fantascientifico che racconta di un’ipotetica società futura. Il libro narra, appunto, di una particolare organizzazione politica dovuta ad una precedente guerra che rischiò di sterminare l’intera umanità. Non appena la guerra fu terminata, la gente iniziò a convincersi del fatto che, per evitare altri simili eventi, era necessario che la società venisse suddivisa in più fazioni in base allo stile di vita e al modo di pensare. Le fazioni in cui venne divisa erano ben cinque: Gli Eruditi, nonché coloro che credevano nella sapienza. I Pacifici, ovvero quelli che vedevano come valore principale quello dell’ amicizia. Gli Abneganti, coloro che ritenevano l’ altruismo l’ unica chiave per la pace e la serenità. I candidi, che, invece, “condannavano” i disonesti e credevano fortemente nel principio dell’ onesta. Gli Intrepidi, che riponevano la loro fiducia nel coraggio. Esiste, inoltre, un altro gruppo di persone chiamate Esclusi, ovvero coloro che non erano adatti a nessuna fazione. La protagonista di questo romanzo è una ragazzina di soltanto sedici anni, età in cui ogni ragazzo deve scegliere, sulla base di un test di idoneità, la fazione di cui farà parte per tutta la vita. Tris, grazie al test che gli viene sottoposto, scopre di essere Divergente, ovvero di essere idonea non ad un fazione, bensì a tre. La dottoressa che la sottopone al test falsifica i risultati e avverte Tris del fatto che non avrebbe mai dovuto parlare a nessuno di ciò che aveva scoperto quel giorno. Infatti nel caso qualcuno scoprisse che è Divergente la farebbe uccidere senza alcuna esitazione. la ragazzina alla cerimonia di iniziazione sceglie la fazione degli Intrepidi. Un po’ di tempo dopo la cerimonia accade qualcosa di inaspettato: tutti gli intrepidi cominciano a perdere il controllo, tutti tranne Tris e Quattro, insegnante della ragazza. Tutto ciò è dovuto ad un siero creato dagli Eruditi per controllare gli Intrepidi e sterminare gli Abneganti in modo da prendere in mano il governo. Quattro e la protagonista cercano in tutti i modi di rimettere le cose al loro posto. Alla fine Tris, scampando la morte per più di una volta, riesce a rubare l’ hard disk e a ripristinare la normalità. Il personaggio che preferisco oltre alla protagonista è Quattro. Quattro, l’ istruttore di Tris, che all’ inizio sembra severo e insensibile si scoprirà poi essere, invece, un ragazzo molto apprensivo soprattutto nei suoi confronti. Questo romanzo mi è piaciuto veramente molto sotto ogni aspetto, ma la parte più avvincente ed emozionante è stata quella in cui la madre si sacrifica per permettere alla figlia Tris di fuggire.
Recensione del libro “Angeli e Demoni” di D. Brown Il professor Langdon, docente di simbologia religiosa all’università di Harvard, viene improvvisamente convocato a Ginevra da un uomo misterioso che si scoprirà successivamente essere il direttore del CERN. Langdon si trova a dover riesumare ed affrontare un vecchio mito: gli Illuminati. Ebbene sì, gli Illuminati, la setta segreta che è da sempre l’acerrimo nemico della chiesa. La storia si svolge intorno alla scienza, al rapporto che c’è con la chiesa, all’antimateria, alla risoluzione dei più complicati enigmi che inducono il lettore a divorare ogni pagina una dopo l’altra. È un libro ricco di informazioni, di rompicapi, di avventura e di storia che consiglio a tutti coloro che hanno almeno un po’ di curiosità dentro se stessi. È un libro affascinante che ti rapisce sempre di più allo scorrere delle pagine. Questo libro ha fatto anche accrescere la mia passione per la fisica, per i problemi, per il ragionamento. È un libro stimolante ed istruttivo che ognuno di noi dovrebbe leggere per ritrovare il proprio lato curioso perché, a mio parere, la curiosità è fondamentale. Regoli Martina 1^BS
Il libro “Amore e odio”, è un romanzo uscito il 14 agosto 2018 ed è stato scritto da Penelope Ward, un’autrice bestseller del «New York Times», di «USA Today» e del «Wall Street Journal». Questo libro racconta della storia di Amelia Payne, una giovane insegnante e di Justin Banks, un giovane musicista. Fin da piccoli sono sempre stati assieme: nelle marachelle, nei momenti tristi e in quelli felici, nell’avere una famiglia disinteressata a loro e nel proteggersi a vicenda. La nonna di Amelia ha fatto per tanto tempo la baby sitter a Justin, affezionandosi a lui come fosse un suo secondo nipote e lui la considerava come la sua unica vera famiglia. La loro amicizia, durata molti anni, piano piano si trasforma in qualcosa di più, l’uno all’insaputa dell’altro, ed è proprio questo avvenimento che ha fatta fuggire Amelia all'età di sedici anni senza dare spiegazioni al suo migliore amico. La nonna è in pratica la donna che ha fatto conoscere questi due protagonisti e che ora da morta li farà rincontrare. Infatti dopo la sua morte, lascia la casa di Newport, cioè la casa nella quale hanno trascorso insieme la loro infanzia, ad entrambi. Quando si rincontrano però le loro vite sono cambiate: Amelia ha da poco rotto con il suo fidanzato che la tradiva, mentre Justin sembra felicemente fidanzato con una bellissima attrice di teatro. Ed è con lei, Jude, che Justin si presenta a casa della nonna quell’estate. Per Amelia non sarà facile ritrovarsi di fronte il suo migliore amico così indisponente dopo tanti anni, fidanzato e per il quale per altro, era sempre innamorata. Per questo fa di tutto per tenere a bada il suo desiderio di lui e lui fa lo stesso, perché sotto il suo atteggiamento da duro, si nasconde sempre il suo amore per Amelia che da anni aveva cercato di opprimere. Alla fine i due, dopo aver superato una miriade di problemi, riusciranno finalmente a dichiararsi ed a stare insieme. “ Odio e amore “ è stato uno dei romanzi più emozionanti che io abbia mai letto. La prima parte del libro, risulta a mio parere molto scorrevole e crea curiosità, inoltre la storia è molto appassionante. Questo libro mi è piaciuto moltissimo, non solo dal punto di vista del libro, che è scritto molto bene secondo me, ma anche per il fatto che mi ha insegnato molte cose, come ad esempio che a volte le cose che temiamo di più, sono quelle di cui si ha più bisogno e che l’amore non si dimostra a parole, ma con le azioni.
RECENSIONE: “L'ULTIMO FARO”
RispondiElimina“L'ultimo faro” è un romanzo per giovani, di Paola Zannoner, che racconta l'estate di 14 ragazzi di età compresa fra i dodici e i quindici anni, che partecipano, più o meno volontariamente, ad un campo estivo di tre settimane immersi nella vegetazione marittima , insieme a tre coach e un faro abbandonato.
E' una storia fatta di storie, di mille vite e personaggi che si intrecciano.
Ci sono tutti i volti e le voci dei ragazzi di oggi, divisi tra i dubbi e le domande sul futuro e le dipendenze da alcol, soldi, videogiochi e modelli irraggiungibili... tutti raccolti in un ultimo vecchio faro non più funzionante.
La spiaggia e il mare sono incontaminati, la vegetazione verde e viva... e la cava di pietra a picco sul mare nasconde un segreto: qui un incisione attira l'attenzione di Lin che, grazie alla sua curiosità e al suo coraggio, si insinua nella storia che racchiude questo disegno, trascinando con sé anche tutti gli altri ragazzi.
Si forma così, da un insieme di giovani, un gruppo unito e solido.
I capitoli si alternano tra le storie dei personaggi protagonisti e gli avvenimenti e le avventure che si svolgono nel racconto, creando così un romanzo ben scritto.
I personaggi, secondo il mio punto di vista, non sono tutti egualmente interessanti e, alcuni di loro - come Lin e Tudor - mi hanno trasmesso qualcosa di più rispetto agli altri.
Se devo essere sincera, all'inizio non ero molto convinta della storia, forse perché la trama mi aveva creato delle aspettative troppo alte che non sono state soddisfatte subito, ma leggendo la storia mi sono dovuta ricredere. E' molto coinvolgente e racconta tematiche attuali che permettono l'immedesimazione in tutto e per tutto.
LOCCI VITTORIA 1B
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EliminaRECENSIONE: "CAMMINARE CORRERE VOLARE"
RispondiEliminaCamminare Correre Volare, racconta una storia di base molto semplice, ma che interessa una tematica di grande attualità: il bullismo.
Le protagoniste del libro sono Maria, una ragazza di 14 anni molto chiusa, estremamente studiosa e diligente e Asja che, al contrario di Maria, è una quattordicenne irrequieta, esce di nascosto e spesso ruba nei centri commerciali; vive in una casa popolare con la madre, sempre depressa a causa della rottura con il padre di Asja.
Asja, è appunto una ragazza abituata a non poter contare su nessuno, va male a scuola e fa la dura, nascondendo la sua fragilità, prendendosela con Maria e cercando il consenso delle amiche Miranda e Roberta, sue complici in numerose “avventure sbagliate" Inizia così per Maria un momento in cui Maria ne subisce di tutte… Asja, Miranda e Roberta le rubano spesso la merenda, la deridono per il suo aspetto fisico e la usano un po’ come una schiava, a cui far fare i compiti da svolgere per casa. Un giorno, poi, uno di questi episodi è degenerato ed Asja inizia a picchiare Maria, riuscendo a mandarla in ospedale con una gamba rotta. Così, la preside, prese provvedimenti… chiamando i genitori delle tre bulle. A quel punto, Roberta e MIranda abbandonano Asja per il volere dei loro genitori...quindi Asja, sentendosi abbandonata dalle amiche e avendo capito di aver commesso degli errori, decide di cambiare in tutto e per tutto: inizia scusandosi con Maria, frequentando un corso di recupero a scuola eproprio durante questa attività inizia a chattare con Gabriele, un ragazzo che non ha mai visto ma che la incuriosisce. In questa “nuova vita” Asja decide di dare un’ opportunità anche a Maria, tanto che la aiuta a prepararsi per una festa durante la gita di Genova. Un’ altra grande scelta che fa è quella di cercare suo papà senza l’aiuto di nessuno, solo con un computer di un internet point. Asja si sente cambiata e lo si capisce da tutte le sue azioni: si sente migliore, si sente più determinata e sicura di sé, anche se il vero cambiamento avviene solo alla fine del libro, quando riceve l’aiuto di una persona che lei stessa non avrebbe mai aiutato e che non pensava minimamente potesse entrare a far parte della sua vita.
ROSSI GINEVRA 1B
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EliminaRECENSIONE DEL LIBRO IL SOLE A MEZZANOTTE
RispondiEliminaIl sole a mezzanotte è un romanzo scritto da Eric Kirsten che parla di Katie Price,una giovane ragazza che dorme di giorno e sta sveglia di notte. Non può esporsi al sole, anche la più piccola particella luminosa potrebbe danneggiarla gravemente, mettendo a duro rischio la sua vita. Questo perché Katie ha la Xp, una malattia rara che non le permette di godersi la quotidianità delle giornate come una qualsiasi altra adolescente. Sarà soltanto dopo l’incontro con Charlie,il ragazzo di cui è segretamente innamorata da anni e che osserva tutti i giorni alla finestra, che la triste esistenza di Katie inizierà ad acquistare i contorni della felicità; alla fine però riuscirà solo a peggiorare la vita di Katie per il principale motivo che la loro sarebbe dovuta essere una storia d’amore notturna,invivibile per entrambi; al tal punto di portare Katie ad arrendersi ed a voler assistere, per la prima volta in tutta la sua vita, ad un’alba. Questo libro mi ha emozionato molto e lo scrittore, con una scrittura semplice ed estremamente coinvolgente, è riuscito a raccontare una storia emotivamente forte, con una bella tematica; la lettura, secondo me, è stata molto scorrevole . Consiglio questo libro ai ragazzi della mia età poiché possano, come è successo a me, essere a conoscenza di un ulteriore aspetto della nostra generazione e che nella vita nulla è scontato , dobbiamo aspettarci di tutto.
DICIOTTI GIULIA 1^B
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EliminaLA CANZONE DI ACHILLE
RispondiEliminaLa canzone di Achille è un romanzo di Madeline Miller, una storica di Boston, che racconta le vicende narrate nell’Iliade che vedono come protagonisti gli eroi della guerra di Troia. Il libro è narrato in prima persona dal punto di vista di Patroclo, figlio di Menezio nonché prima amico e dopo amante di Achille.
“Mi sono dimenticato di avvertire che lo volevo come compagno” Teraphon fu il termine che usò. Un compagno d’armi legato a un principe da un giuramento di sangue e amore. In guerra questi uomini erano le guardie d’onore; in pace, i consiglieri più vicini.
Patroclo rimane sorpreso quando sente Achille esprimersi così davanti al padre Peleo, avendolo conosciuto solo pochi giorni prima; ma quello di cui ancora non è a conoscenza, è il profondo legame che si andrà a creare fra loro due in seguito.
La storia si apre sulla vita di Patroclo prima dell’arrivo a Ftia, e subito notiamo che non è il figlio che aveva sperato di avere Menezio quando gli aveva dato il nome, infatti Patroclo vuol dire letteralmente “onore del padre”; ma il principe è esliato nella patria di Achille dopo aver ucciso un ragazzo creando un motivo di vergogna per il padre.
Arrivato nella piccola città, Patroclo lega subito con Achille e dopo un po’ di tempo passato a palazzo si recano assieme sul monte Pelio per essere istruiti dal leggendario centauro Chirone. Passano gli anni sul monte e le visite di Teti, la madre di Achille che disprezza Patroclo, arrivano puntuali come la morte per chiedere al figlio di andare con lei, ma i rifiuti del ragazzo arrivano altrettanto puntualmente.
In seguito giunge l’annuncio: Elena è stata rapita, e tutti coloro che avevano prestato giuramento chiedendo la sua mano sono chiamati a combattere, Odisseo, Filottete, Diomede, Meneziade. Patroclo è obbligato a scendere in campo a causa di un giuramento fatto anni prima per volere del padre, e Achille riceve una profezia che porterà anche lui sul campo di battaglia.
Tornano entrambi a Ftia per unirsi alla flotta che salperà verso Troia, ma Achille viene condotto nella notte sulla piccola isola di Sciro dalla madre e Patroclo va a cercarlo per liberarlo scoprendo che aveva avuto un figlio con Deidamia, la principessa di Sciro.
Dopo le vicende di Ifigenia, Achille e Patroclo salpano alla volta di Troia e dopo anni di battaglie si creano profondi legami tra tutti i Danai. Questo che vi voglio presentare è un dialogo tra Odisseo e Patroclo avvenuto una delle sere precedenti alla fine delle guerra:
“Achille è un’arma, un assassino. Non dimenticarlo. Puoi usare una spada come un bastone da passeggio, tuttavia ciò non cambia la sua natura.”
Quelle parole mi tolsero il fiato e mi ritrovai a balbettare. “Achille non è…”
“Invece sì. L’arma migliore mai creata dagli dei. Ed è tempo che lui lo capisca, e che lo capisca anche tu. Se vuoi dimenticare ciò che ti ho detto, ricorda almeno questo. Non lo dico con cattiveria”
-Emma Mazzetti 1B
PRIMA PARTE
Non ero in grado di tenergli testa e le sue parole erano come aculei che non si lasciavano staccare.
RispondiElimina“Ti sbagli” dissi. Lui non replicò si limitò a guardarmi mentre mi voltavo e me ne andavo in silenzio.
Dopo alcuni giorni arriva l’offesa da parte di Agamennone che fa infuriare il principe dei Mirmidoni portandolo all’astensione dal combattimento.
Da qui, sappiamo tutti com’è andata: a quel punto Patroclo si è offerto di guidare l’esercito di Ftia in battaglia per salvare l’onore del suo amato, perdendo la propria vita per mano di Ettore; allora Achille, distrutto, ha ucciso il principe di Troia pur essendo consapevole di star firmando la sua condanna a morte.
Finita la guerra, le ceneri di Achille e Patroclo vengono poste in un’unica urna, come richiesto dall’eroe, legate per l’eternità. Purtroppo viene eretta una lapide solo per Achille, perché Patroclo avrebbe macchiato la sua gloria, così solo la sua anima incontra Caronte, che lo guida negli Inferi, mentre l’anima del suo amato è costretta a vagare sulla terra finché un giorno non incontra Teti che, mossa da una sorta di senso di colpa per averlo sempre rinnegato, incide il suo nome accanto a quello di Achille dicendo solo: “Va’, lui ti sta aspettando”
Il libro si conclude così:
Nell’oscurità, due ombre si avvicinano attraverso il crepuscolo fitto e senza speranza. Le loro mani s’incontrano e la luce si riversa inondando ogni cosa, come cento urne d’oro che, aperte, fanno uscire il sole.
A voi, vorrei dire solo una cosa: Leggete questo libro. Leggetelo perché è una bellissima storia d’amore e di amicizia, tenera, drammatica e indimenticabile.
Achille e Patroclo qui sono prima di tutto rappresentati come due ragazzi innamorati trovati costretti a combattere per qualcosa di più grande di loro, con la consapevolezza di una condanna a morte certa che pesa sulle loro spalle.
Achille sa che morirà nella guerra, così come lo sa Patroclo. Ma, tramite stratagemmi, riusciranno ad evitare la morte per dieci anni.
Patroclo è dolce, timido e un po’ goffo, è innamorato di Achille ma allo stesso tempo la sua insicurezza lo porta a non capire perché Achille è innamorato di lui. Achille, invece, non è il classico eroe presuntuoso e arrogante ma un ragazzo innamorato, tanto innamorato da impazzire di dolore alla morte di Patroclo, dell’unica persona che abbia mai amato, scatenando la parte peggiore di lui.
Io non ho mai adorato Achille, il mio eroe greco preferito è sempre stato Odisseo, avevo sempre visto il principe di Ftia come un personaggio sgradevole: troppo orgoglioso, troppo superficiale, troppo crudele. La morte di Ettore mi sembrava ingiusta.
Questo libro mi ha fatto cambiare idea: ho cominciato a vedere l'ira funesta del Pelide Achille non più come un atto di crudeltà ma come l’ultimo gesto disperato di un uomo che ha perso il suo compagno di vita, una parte di sé.
In fondo Ettore non mi ha fatto niente.
È questo il mantra che si era ripetuto Achille per anni, solo alla fine della guerra avrebbe scoperto quanto era falso.
-Emma Mazzetti 1B
SECONDA PARTE (FINE)
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EliminaFinchè c’è musica
RispondiEliminaSiamo nel 1946. La guerra è finita da alcuni mesi quando Alice incontra per la
prima volta sua madre. Ha trascorso otto anni senza sapere chi fosse, vivendo nascosta in una fattoria in campagna insieme alla sua
balia Jeanne incaricata di prendersi cura di lei fino al suo ritorno. Ora Alice
deve lasciare un mondo pieno di affetti per seguire sua madre, una donna di cui non sa
niente e che non è forte come se l’era immaginata ma silenziosa,
dura, chiusa in se stessa. La bambina si trasferisce a Parigi con la madre;
la città era rumorosa e Alice si sentì subito spaesata. La bambina non riesce a comunicare
con la madre ed è questo che la fa soffrire di più: Diane durante la guerra aveva subito dei traumi e questo spiega perché di notte continuava ad avere incubi.
Quando madre e figlia cominciano a stabilire una connessione, Diane si
ammala di tubercolosi e la vita di Alice viene stravolta ancora.
Diane viene ricoverata e l’assistente sociale le dice di aver rintracciato il padre della bambina.
A questo punto Alice fa un viaggio che la conduce a New York
Incontra suo zio Vadim, cieco e scorbutico, la bambina
costruisce un rapporto solo con lui ma ha anche un padre che le vuole bene.
ELENA SIGNORINI
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EliminaRecensione: Assassinio sull’Orient-Express
RispondiEliminaUn treno bloccato dalla neve nel bel mezzo del nulla. Non c’è modo di andarsene fino a quando la tormenta non sarà passata. Non ci sono mezzi per comunicare con la civiltà. I passeggeri sono preoccupati, ma presto saranno terrorizzati. Proprio in mezzo a loro si nasconde un omicida.
Hercule Poirot, famoso investigatore belga, si ritrova sull’Orient-Express in mezzo a un variegato gruppetto di viaggiatori. All’apparenza tutti innocui e insospettabili fino a quando viene scoperto il corpo di un uomo ucciso da un buon numero di coltellate. Isolati dal mondo a causa di una tormenta è inevitabile che decidano di affidare le indagini al famoso investigatore. Immediatamente il suo genio entra in funzione e iniziano le indagini, che porteranno inevitabilmente all’individuazione del colpevole.
Tutto il romanzo Assassinio sull’Orient-Express è concentrato in pochi giorni durante i quali le indagini si svolgono attraverso esami della scena del delitto, interrogatori ma soprattutto riflessioni e deduzioni. Ogni dettaglio viene pesato, commentato e discusso da Poirot e due dei passeggeri del treno improvvisati aiuto-detective.
Non ci sono scene del delitto raccapriccianti, non ci sono i mezzi moderni per la ricerca delle prove e mancano moventi complicati o difficili da comprendere. Ci sono però tutti gli elementi per farne un ottimo giallo. Ogni fatto ci viene giustificato con logica. Il desiderio di creare tensione non fa mai cadere l’autrice nel surreale o nell’incredibile. L’esito delle indagini e ancora più il finale lasciano sorpresi. Proprio quello che dovrebbe fare un giallo.
Vittorio Salvini 1b
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EliminaRecensione del libro “Fuoco e Furia” di Michael Wolff
RispondiEliminaIl libro Fuoco e furia è stato scritto da Michael Wolff nel 2018 e racconta la rocambolesca presidenza americana del presidente Trump a partire dalla sua candidatura presidenziale e il successivo insediamento a Washington DC. In particolare si concentra sulle vicende dello staff, su personaggi come il vice-presidente Mike Pence e il capo stratega della presidenza Steve Bannon, rivelando i retroscena della Casa Bianca.
Per la stesura di questo libro è stato determinante il ruolo privilegiato dell’autore che in veste di giornalista ha frequentato gli ambienti del quartier generale di Trump, prima e dopo le elezioni. Questo gli ha permesso di essere un osservatore ideale e discreto dei movimenti interni alla Casa Bianca. Lui stesso si è definito “una mosca sul muro” perché in questa posizione ottimale ha potuto, senza dare nell’occhio, entrare in possesso di tutta una serie di informazioni attendibili con le quali stupirci con la sua opera.
La maggior parte delle fonti derivano dalle varie interviste e discussioni svolte dall’autore con il personale presidenziale e da riscontri sicuri ottenuti da altre persone in via confidenziale.
Il racconto ha permesso al lettore di capire meglio la situazione politica americana nelle sue molteplici sfaccettature sin dalla candidatura di Trump. Risponde alle molte domande che si era posto il lettore prima della lettura del libro, e in particolare a questa:“Chi sta dirigendo davvero la Casa Bianca?”.
Nel complesso, le varie vicende politiche e familiari dei personaggi descritti dentro la Casa Bianca fanno sembrare il racconto una commedia ironica e divertente, poiché vi avviene tutto l’inimmaginabile, soprattutto all’insediamento della presidenza. Emergono infatti tutta una serie di piccanti rivelazioni, di retroscena clamorosi, dove i segreti di famiglia non sono più tali, facendo infuriare il presidente perché esposto alla critica mondiale per gli scandali in cui è stato coinvolto.
Ne esce fuori un ritratto oscuro di Trump per la sua imprevedibilità e per quel suo carattere impetuoso e focoso che lo porta a dire tutto e il contrario di tutto.
Alcuni passaggi più interessanti da me letti sono stati il capitolo riguardante il Russiagate e il capitolo della CIA, grazie ai quali ho capito meglio lo sviluppo degli eventi narrati.
Il racconto è avvincente e coinvolgente perché sembra di vivere una spy-story dai risvolti politici complessi sebbene non sia una finzione narrativa.
Purtroppo la mia comprensione può risultare incompleta e superficiale, perdendomi molte delle sfumature e i vari dettagli perché, non appartenendo alla cultura americana, mi mancano le dovute conoscenze storiche per capire la politica degli Stati Uniti e le sue implicazioni negli affari interni ed esteri, e i personaggi che la animano. Questa difficoltà può rendere il libro non adatto a dei lettori giovani, ma resta pur sempre uno spunto provocatorio per essere incoraggiati ad avere un atteggiamento curioso rispetto alla politica mondiale attuale.
-Francesco Palla
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EliminaRECENSIONE LIBRO “TEOREMA CATHERINE”
RispondiEliminaColin è un ex bambino prodigio, fissato con gli anagrammi e esperto di lingue straniere, che da quando ha l’età per essere attratto da una ragazza, ha frequentato diciannove ragazze di nome Catherine, con nessuna delle quali è andata bene, poiché solo una volta è stato lui, per motivi esterni, a decidere di lasciare. Colin, col cuore spezzato, decide di partire insieme all'amico Hassan per un viaggio che gli faccia dimenticare l'ennesima delusione in campo amoroso; la loro tappa è la cittadina di Gutshot, dove incontreranno l'altra co-protagonista Lindsey. Durante l’esperienza, che si rivelerà memorabile, Colin decide di inventare un teorema per predire quanto durerà una relazione. La rivelazione è che il teorema funziona solo sapendo già in partenza il risultato da ottenere. A differenza degli altri sui romanzi, come “città di carta” e “colpa delle stelle”, lo scrittore John Green, in questo libro, ha ritenuto più importante analizzare e spiegare in maniera approfondita il carattere dei personaggi, in particolare di Hassan e Lindsey, tralasciando il romanticismo. Lindsey ha l’unico desiderio di piacere agli altri, rischiando quasi di dimenticarsi di chi è veramente; mentre Hassan subisce molti cambiamenti nel corso della storia, che lo condurranno sempre maggiormente a una vita piena di serietà. Colin si rivelerà essere il protagonista con meno crescita durante il racconto, solo nella parte finale, infatti, riusciamo a interpretare veramente le sue idee. I personaggi secondari invece presentano molti stereotipi della società: il campione di football che vuole per sé tutte le ragazze, il papà che sogna un figlio con una grande carriera e così via. La storia riesce a prendere l’attenzione del lettore e a coinvolgerlo, anche solo per il semplice fatto che è scritta seguendo il linguaggio dei ragazzi.
Lidia Daddi 1BS
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EliminaNiente e così sia recensione In questo libro la Fallaci riporta alcuni fatti avvenuti durante la guerra in Vietnam quando vi era stata inviata come giornalista.
RispondiEliminaPrima di partire per Saigon,a Oriana è posta una domanda dalla sorellina:La vita cos’è?
Leggendo si percepisce che la domanda del senso della vita in momenti in cui si è a diretto contatto con la morte sorge spontanea,Oriana si domanda perché succeda tutto questo,perchè ci uccidiamo.
Inoltre raccoglie molte opinioni differenti sia dai vietnamiti sia dagli americani,dimostrando che anche gli americani che nelle foto sul carro del vincitore sembrano felici e bravi ragazzi a volte disprezzano la guerra e la ritengono insensata.
Oriana,per ritornare sulla domanda della sorellina,risponde che la vita è il tempo che passa dalla nascita alla morte,risposta vaga ma soprattutto incompleta per Oriana.
La Fallaci punta anche a farci capire l’insensatezza della guerra, quella del Vietnam,che durò 20 anni,specie per i Vietnamiti era la più insensata di tutte,dalle loro opinioni traspare menefreghismo,
nel libro un vietnamita definisce la guerra che durava da quando era nato e in cui era cresciuto un cielo nuvoloso che non si rischiara mai,un po’ come un problema senza soluzione.
un’altra frase che rimane impressa,detta da un comandante americano,è che la guerra per quanto sia crudele ecc. ti appassiona,è come la box,alla fine ci piace vederci a confronti con un altro uomo,forse perché,secondo me,in quegli attimi dove siamo potenziali prede o predatori,in una battaglia,si è pervasi da una sensazione fortissima,che vogliamo riprovare.
Questo libro,secondo me è capace di trasmettersi schiettamente cos’è una battaglia e i sentimenti dei soldati e del popolo,ma soprattutto colpisce la risposta finale alla domanda della sorellina:La vita è una condanna a morte,bisogna attraversarla bene,senza paura di sbagliare,riempirla senza sprecare un passo,di romperci noi uomini,ne angeli ne bestie ma uomini.
Pietro Castellacci 1b
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EliminaREADY PLAYER ONE
RispondiEliminaNel 2045 la terra è un paese sovrappopolato dove le persone vivono in ghetti o in grattacieli fatti da container, come nel caso di Wade Owen, un ragazzo statunitense che vive con la zia a causa della morte dei genitori. Wade, come quasi tutto il resto della popolazione passa le sue giornate su OASIS. OASIS è un mondo virtuale creato da James Halliday , a cui ognuno può accedere gratuitamente grazie ad un visore ed ad un paio di guanti aptici. Su OASIS non solo si trovano gruppi di videogiocatori, ma anche gruppi di preghiera, attività commerciali e quello che rimane della scuola pubblica, radunata sul mondo di Ludus.
Dopo la morte del multimiliardario fondatore di OASIS, si diffonde in tutto il mondo un video lasciato da lui stesso, in cui spiega di aver nascosto all’interno del suo gioco tre chiavi che apriranno altrettante porte; solo chi, per primo, riuscirà a trovare le chiavi e a superare tutte le prove, grazie anche alla conoscenza della musica anni ottanta e di tutto ciò che appassionava il ricco fondatore, erediterà tutto il patrimonio di Halliday e avrà il controllo su OASIS.
Wade, grande appassionato della vita del multimiliardario, diventa subito un gunter (ossia egg hunter). Ma l’opportunità di vincere la sfida ha attirato anche la IOI, una multinazionale pronta a tutto pur di vincere la sfida.
Penso che questo libro sia molto avvincente e porti il lettore a voler scoprire sempre di più cosa succederà al protagonista. Nonostante parli di cose ben diverse, questo libro tratta talvolta anche argomenti molto delicati, come, ad esempio la dipendenza dalle droghe, che come possiamo leggere nelle prime pagine del libro causa la morte della madre del ragazzo, oppure la grande povertà in cui quasi tutti si ritrovano a vivere.
Elena Melecchi 1B
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Elimina“Uno di noi sta mentendo” di Karen McManus.
RispondiEliminaCinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio.
Questo romanzo,a mio parere,è un thriller ben fatto che riesce a tenere il lettore incollato al libro e l’autrice,abilmente,fa di tutto per confondere le idee al lettore. Consiglio vivamente di leggerlo,dato che è un libro molto coinvolgente ed ogni minimo particolare è studiato alla perfezione.
Archela Igrishta 1B
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EliminaRECENSIONE: “NOI, GLI UOMINI DI FALCONE”
RispondiElimina“NOI, GLI UOMINI DI FALCONE” è un libro scritto da Angiolo Pellegrini, oggi generale dell’Arma dei Carabinieri in pensione, insieme al giornalista Francesco Condolucci.
Nel 1981 il capitano Pellegrini, dopo aver prestato servizio in Calabria, assume il comando della sezione Anticrimine di Palermo. Il libro racconta le esperienze vissute in Sicilia, al fianco del giudice Falcone, in una stagione insanguinata dalle guerre mafiose. Sono gli anni in cui le cosche sterminavano, oltre agli avversari, anche magistrati, poliziotti, carabinieri ma anche semplici cittadini che avevano deciso di stare dalla parte dello Stato.
Mi è risultato difficile leggere questo libro perché l’autore utilizza molti termini di carattere giuridico e poliziesco. La sua è una relazione dettagliata sul lavoro investigativo che il suo reparto svolgeva in un periodo in cui le organizzazioni criminali si dedicavano, oltre al traffico di droga, sempre più ad estorsioni, appalti e subappalti, spregiudicate operazioni immobiliari, mazzette, false fatturazioni.
La storia è comunque interessante perché racconta di gente che della propria professione fece un ideale di vita. Uomini che hanno assistito al massacro di amici e parenti spesso nell’indifferenza dell’opinione pubblica.
È sicuramente dedicato a tutte quelle grandi persone che hanno provato a cambiare le cose per il bene delle generazioni future.
Andrea Bernardini 1BS
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EliminaRecensione “Mi hanno regalato un sogno”- Bebe Vio
RispondiEliminaIl libro “Mi hanno regalato un sogno” è il secondo libro che ha scritto la campionessa paraolimpionica di scherma Bebe Vio. In queste pagine Beatrice racconta la propria vita, la propria infanzia, l’intervento durante il quale le hanno amputato gambe e braccia all’età di 11 anni a causa di una meningite acuta e, di come, dopo l’intervento, la sua vita non sia finita, anzi abbia avuto un nuovo inizio. In questo libro Bebe scrive ogni sua vittoria, ogni suo traguardo e ogni suo fallimento, racconta dei suoi amici e della sua famiglia, senza i quali sarebbe stato tutto molto più difficile, ma soprattutto in questo romanzo Bebe racconta di come sia riuscita a diventare campionessa e a raggiungere i risultati che ha raggiunto, diventando anche un punto di riferimento per molti adolescenti. “Mi hanno regalato un sogno” è un libro incredibile, capace di far pensare e riflettere su quanto siamo fortunati, ci fa capire che anche quando ci sembra tutto finito esiste sempre una via d’uscita, una seconda possibilità che la vita ci dona. Leggendo questo libro mi sono accorta che spesso, soprattutto noi adolescenti, ci abbattiamo per problemi, che, in confronto ai veri ostacoli della vita,non sono niente. Consiglio questo libro perché aiuta a crescere il lettore, rendendolo più responsabile e riesce a far guardare i problemi della vita da diversi punti di vista. “E' bello poter far vedere il futuro agli altri in momenti in cui a loro sembra che il futuro non ci sia più.” Bebe Vio (Mi hanno regalato un sogno.)
Ceccanti Cecilia 1BS
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EliminaMEDICUS
RispondiEliminaQuesto libro racconta la storia di un giovane medico,Robert Jeremy Cole: la storia si svolge intorno all'anno 1000 nel Regno Unito e poi in Persia.Rimane orfano e viene affidato come apprendista ad un medico di nome Barber che gli insegna un po' di medicina.Si accorge anche di avere una strana sensazione quando tocca qualcuno che sta per morire.Durante le visite del medico, si presenta un anziano,malato. Barber non può curarlo mentre un medico ebreo che ha studiato in Persia nella scuola di Avicinna ci riesce .Alla morte di Barber Rob scelse di andare in Persia nella scuola di medicina per imparare nuove tecniche. A questa scuola però sono ammessi unicamente i persiani e gli Ebrei e allora si aggrega ad una carovana diretta a Costantinopoli.Durante il viaggio fa amicizia con un gruppo di ebrei, dai quali impara la lingua persiana , l'ebraico e gli usi e costumi sia ebraici che della società persiana.
ArrivAto in Persia si finge ebreo e viene ammesso nella scuola.Lui impara molte cose e,anche se vietato,pratica una autopsia facendo una scoperta importante.
Alla fine lui e sua moglie che ha conosciuto nel frattempo decidono di tornare in Inghilterra,si sposano ufficialmente e Rob continua la sua attività di medico. Hanno anche un figlio che riserverà loro una sorpresa.
Questo libro mi è piaciuto perché illustra bene la mentalità chiusa su alcuni fronti ma allo stesso modo innovativa di altri personaggi nel medesimo periodo storico.È molto avvincente e prende l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine è per questo lo consiglio a chi piace leggere romanzi che raccontano storie di epoche passate.
GIULIA SILVINO 1B
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EliminaLa casa del padre recensione
RispondiEliminaLa casa del padre è un libro scritto dalla scrittrice statunitense Karen Dionne. La protagonista è Helena, una donna adulta, sposata con un marito dolcissimo, due bellissime figlie e un lavoro che ama. Apparentemente, sembrerebbe una vita perfetta, ma non è così. Infatti ha un segreto che non ha mai rivelato a nessuno: suo padre rapì sua madre quando questa aveva solo quindici anni e la portò con sé nel bosco, dove vissero segretamente per dodici anni, durante i quali nacque Helena . La bambina cresce subendo i soprusi del padre psicopatico, il quale cerca di farla diventare il più possibile simile a se stesso. Helena capisce che fuori dalla palude esiste un'altra realtà quando, girovagando per il bosco, si imbatte in una famiglia in gita. Da quel momento comincia a guardare i genitori con occhi diversi e decide di scappare con la madre, mentre il padre viene arrestato e mandato in prigione. Adesso,dopo tredici anni, il padre è evaso e lei sa che è in pericolo e che è l'unica che può trovarlo, riunendo il suo animo da bambina selvaggia di allora e donna di adesso.
Questo libro mi è piaciuto molto, soprattutto perché è un romanzo avvincente e coinvolgente e, quindi, mi ha intrattenuta dalla prima all'ultima riga. Inoltre, la scrittrice pone maggiormente l'attenzione sulla psicologia dei personaggi, facendoti entrare nella loro mente e quindi a metterti davanti ai loro punti di vista.
AURORA GALLINI 1BS
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EliminaRecensione libro “TI ASPETTO DA SEMPRE”
RispondiEliminaL’autrice di questo romanzo è Ava Dellaira, è nata a Los Angeles ma è cresciuta ad Albuquerque, in New Mexico. Il suo primo romanzo è “Noi siamo grandi come la vita”, ispirato alla madre e alla sua vita troppo breve. Invece “ti aspetto da sempre” è il suo secondo romanzo, questo secondo romanzo le protagoniste sono Marylin ed Angie, una mamma ed una figlia legate da un profondissimo rapporto basato sulla comprensione, infatti sono amiche oltre che madre e figlia. Marilyn era una ragazza in gamba, viveva con la madre ed il suo compagno che di paterno aveva ben poco, infatti era un fannullone, violento e senza affetto verso la figliastra, un buono a nulla che mi ha messo davvero i brividi e che avrà un ruolo centralissimo nella storia di Marilyn prima e poi di Angie. Angie non ha mai conosciuto il padre, la madre le ha sempre raccontato che il suo papà e suo zio sono entrambi morti in un incidente stradale prima che lei nascesse, ma un giorno Angie trova all’interno di un cassetto della madre una foto in cui c’erano la madre ed il padre e, dopo trova un account social di suo zio e scopre che lui è vivo. Dopo aver scoperto che suo zio era ancora vivo, Angie, cominciò ad indagare, per cercare di capire se suo padre fosse ancora vivo oppure no. Questo libro mi è piaciuto particolarmente perché mette in evidenza un argomento molto importante: il rapporto tra madre e figlia. Che a seconda del punto di vista di entrambi i personaggi, i loro comportamenti possono essere condivisibili. Infatti analizzando il comportamento della madre trovo che sia stata una grande donna, perché sacrificando tutta la sua vita per dare un futuro sereno a sua figlia e per lasciarle un dolce ricordo del padre le ha mentito per tanto tempo. Mentre analizzando il comportamento della figlia credo che sia stato lecito il diritto di conoscere fino in fondo chi fosse realmente suo padre anche all’insaputa della mamma. Consiglio vivamente di leggere questo libro perché regala tante emozioni e lascia tanti insegnamenti di vita vissuta sia ai giovanissimi che alle persone più mature.
DIANA D’ABRONZO 1B
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EliminaLibro: “Il sole è anche una stella” di Nicola Yoon
RispondiEliminaSi conoscono per caso in una calda giornata a New York, entrambi in giro per i motivi più diversi. Natasha è un’immigrata irregolare e sta facendo di tutto per cambiare il proprio futuro e rimanere in America. È arrivata dalla Jamaica quando aveva solo nove anni e non per sua scelta, ma una volta cresciuta è difficile dire addio alla vita di tutti i giorni per ritornare in un Paese che non si conosce.
Natasha non crede né al caso né al destino. E neppure ai sogni: non si avverano mai. Crede piuttosto nella scienza e nei fatti.
Daniel, è un coreano-americano. È nato in America da genitori immigrati dalla Corea, crede fortemente nel caso e nel destino, è un sognatore ma sta cedendo al volere dei genitori che lo spingono a frequentare Yale per diventare medico. È proprio per questo che è in giro per New York, deve fare un colloquio per l’ammissione. Ci saranno forze maggiori che però spingeranno a far si che Daniel incroci la strada di Natasha e in questa lunga giornata, prima del rimpatrio di lei, avranno modo di conoscersi, aprirsi e affrontare insieme i loro problemi, dandosi una mano per diventare le persone che sono destinate a essere.
Questo libro mi è piaciuto molto perchè il ritmo della storia è decisamente incalzante, non ci si stanca mai di leggere questa storia. I capitoli sono molto corti e alternati tra il punto di vista di Daniel e quello di Natasha, ma la cosa che mi ha colpito di più sono i capitoli “alternativi” che spezzano la narrazione regalandogli quel qualcosa in più. Questi capitoli sono piccoli momenti in cui si conoscono i personaggi secondari della storia, si può leggere il punto di vista del papà di Natasha, di quello di Daniel, ma anche piccoli capitoli di spiegazioni sui concetti scientifici di cui parla Natasha, che hanno reso la lettura molto interessante.
Elena Baldacci 1^B
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EliminaRecensione libro
RispondiEliminaSHADOWHUNTERS, citta di ossa - Cassandra Clare
Città di ossa racconta le avventure di Clary Fray che a quindici anni crede di condurre una vita piuttosto ordinaria. Tutto fila liscio tra lei e la madre, unico genitore che abbia mai conosciuto, e gli amici non le mancano. C'è il premuroso Luke, amico della madre che ha sempre trattato Clary come una nipotina, e poi c'è Simon, suo coetaneo e migliore amico nonché compagno di nuove esperienze e pretendente non troppo segreto.
Come ho detto, tutto nella norma, almeno fino a quando l'intero universo non si capovolge mettendo in discussione tutte le sicurezze con cui Clary ha sempre vissuto. Una sera in cui Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto, infatti, oltre ad avere nella sua testa il nome dell'affascinante Jace, il biondino tutto sarcasmo e spavalderia che ha appena conosciuto, qualcosa di davvero strano è accaduto in quel Club. Qualcosa che ha dimostrato l'esistenza di creature sovrannaturali, di Demoni assetati di vita umana e di Cacciatori che si aggirano nell'ombra per stanarli e sterminarli.
Prima ancora che Clary riesca a trovare il tempo di chiedersi se tutto ciò è realmente possibile, la sua esistenza si complica in così tanti modi diversi da non lasciarle alcuna scelta: deve affrontare i mostri che ha cominciato a vedere, perché è questo l'unico modo per salvare sua madre. E' così che ha inizio un adrenalinico viaggio che condurrà i protagonisti in un mondo sotterraneo in cui tutto è possibile: dietro il sottile velo che divide i mondi, si nasconde un universo di cui Clary non vorrebbe fare parte, ma a cui non può sottrarsi.
Città di ossa, secondo me, è un libro stupendo perchè riesce a trasportarti nel suo mondo e ogni descrizione sembra possibile da vedere attraverso la lettura.
SARA DE LUCIA 1B
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Elimina“DIVERGENT”
RispondiElimina“Divergent”, scritto da Veronica Roth, è un romanzo fantascientifico che racconta di un’ipotetica società futura.
Il libro narra, appunto, di una particolare organizzazione politica dovuta ad una precedente guerra che rischiò di sterminare l’intera umanità. Non appena la guerra fu terminata, la gente iniziò a convincersi del fatto che, per evitare altri simili eventi, era necessario che la società venisse suddivisa in più fazioni in base allo stile di vita e al modo di pensare.
Le fazioni in cui venne divisa erano ben cinque:
Gli Eruditi, nonché coloro che credevano nella sapienza.
I Pacifici, ovvero quelli che vedevano come valore principale quello dell’ amicizia.
Gli Abneganti, coloro che ritenevano l’ altruismo l’ unica chiave per la pace e la serenità.
I candidi, che, invece, “condannavano” i disonesti e credevano fortemente nel principio dell’ onesta.
Gli Intrepidi, che riponevano la loro fiducia nel coraggio.
Esiste, inoltre, un altro gruppo di persone chiamate Esclusi, ovvero coloro che non erano adatti a nessuna fazione.
La protagonista di questo romanzo è una ragazzina di soltanto sedici anni, età in cui ogni ragazzo deve scegliere, sulla base di un test di idoneità, la fazione di cui farà parte per tutta la vita.
Tris, grazie al test che gli viene sottoposto, scopre di essere Divergente, ovvero di essere idonea non ad un fazione, bensì a tre. La dottoressa che la sottopone al test falsifica i risultati e avverte Tris del fatto che non avrebbe mai dovuto parlare a nessuno di ciò che aveva scoperto quel giorno. Infatti nel caso qualcuno scoprisse che è Divergente la farebbe uccidere senza alcuna esitazione.
la ragazzina alla cerimonia di iniziazione sceglie la fazione degli Intrepidi. Un po’ di tempo dopo la cerimonia accade qualcosa di inaspettato: tutti gli intrepidi cominciano a perdere il controllo, tutti tranne Tris e Quattro, insegnante della ragazza.
Tutto ciò è dovuto ad un siero creato dagli Eruditi per controllare gli Intrepidi e sterminare gli Abneganti in modo da prendere in mano il governo.
Quattro e la protagonista cercano in tutti i modi di rimettere le cose al loro posto.
Alla fine Tris, scampando la morte per più di una volta, riesce a rubare l’ hard disk e a ripristinare la normalità.
Il personaggio che preferisco oltre alla protagonista è Quattro.
Quattro, l’ istruttore di Tris, che all’ inizio sembra severo e insensibile si scoprirà poi essere, invece, un ragazzo molto apprensivo soprattutto nei suoi confronti.
Questo romanzo mi è piaciuto veramente molto sotto ogni aspetto, ma la parte più avvincente ed emozionante è stata quella in cui la madre si sacrifica per permettere alla figlia Tris di fuggire.
Francesco Nigi 1b
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EliminaRecensione del libro “Angeli e Demoni” di D. Brown
RispondiEliminaIl professor Langdon, docente di simbologia religiosa all’università di Harvard, viene improvvisamente convocato a Ginevra da un uomo misterioso che si scoprirà successivamente essere il direttore del CERN. Langdon si trova a dover riesumare ed affrontare un vecchio mito: gli Illuminati. Ebbene sì, gli Illuminati, la setta segreta che è da sempre l’acerrimo nemico della chiesa. La storia si svolge intorno alla scienza, al rapporto che c’è con la chiesa, all’antimateria, alla risoluzione dei più complicati enigmi che inducono il lettore a divorare ogni pagina una dopo l’altra. È un libro ricco di informazioni, di rompicapi, di avventura e di storia che consiglio a tutti coloro che hanno almeno un po’ di curiosità dentro se stessi. È un libro affascinante che ti rapisce sempre di più allo scorrere delle pagine.
Questo libro ha fatto anche accrescere la mia passione per la fisica, per i problemi, per il ragionamento. È un libro stimolante ed istruttivo che ognuno di noi dovrebbe leggere per ritrovare il proprio lato curioso perché, a mio parere, la curiosità è fondamentale.
Regoli Martina 1^BS
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EliminaRECENSIONE LIBRO “AMORE E ODIO”
RispondiEliminaIl libro “Amore e odio”, è un romanzo uscito il 14 agosto 2018 ed è stato scritto da Penelope Ward, un’autrice bestseller del «New York Times», di «USA Today» e del «Wall Street Journal».
Questo libro racconta della storia di Amelia Payne, una giovane insegnante e di Justin Banks, un giovane musicista. Fin da piccoli sono sempre stati assieme: nelle marachelle, nei momenti tristi e in quelli felici, nell’avere una famiglia disinteressata a loro e nel proteggersi a vicenda. La nonna di Amelia ha fatto per tanto tempo la baby sitter a Justin, affezionandosi a lui come fosse un suo secondo nipote e lui la considerava come la sua unica vera famiglia. La loro amicizia, durata molti anni, piano piano si trasforma in qualcosa di più, l’uno all’insaputa dell’altro, ed è proprio questo avvenimento che ha fatta fuggire Amelia all'età di sedici anni senza dare spiegazioni al suo migliore amico. La nonna è in pratica la donna che ha fatto conoscere questi due protagonisti e che ora da morta li farà rincontrare. Infatti dopo la sua morte, lascia la casa di Newport, cioè la casa nella quale hanno trascorso insieme la loro infanzia, ad entrambi. Quando si rincontrano però le loro vite sono cambiate: Amelia ha da poco rotto con il suo fidanzato che la tradiva, mentre Justin sembra felicemente fidanzato con una bellissima attrice di teatro. Ed è con lei, Jude, che Justin si presenta a casa della nonna quell’estate. Per Amelia non sarà facile ritrovarsi di fronte il suo migliore amico così indisponente dopo tanti anni, fidanzato e per il quale per altro, era sempre innamorata. Per questo fa di tutto per tenere a bada il suo desiderio di lui e lui fa lo stesso, perché sotto il suo atteggiamento da duro, si nasconde sempre il suo amore per Amelia che da anni aveva cercato di opprimere. Alla fine i due, dopo aver superato una miriade di problemi, riusciranno finalmente a dichiararsi ed a stare insieme.
“ Odio e amore “ è stato uno dei romanzi più emozionanti che io abbia mai letto. La prima parte del libro, risulta a mio parere molto scorrevole e crea curiosità, inoltre la storia è molto appassionante. Questo libro mi è piaciuto moltissimo, non solo dal punto di vista del libro, che è scritto molto bene secondo me, ma anche per il fatto che mi ha insegnato molte cose, come ad esempio che a volte le cose che temiamo di più, sono quelle di cui si ha più bisogno e che l’amore non si dimostra a parole, ma con le azioni.
Matilde Aringhieri 1 B
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