RECENSIONI 1B

58 commenti:

  1. Recensione “Sette minuti dopo la mezzanotte” di P. Ness e S. Dowd, illustrato da J. Kay
    Conor è un ragazzo di tredici anni che non ha un buon rapporto con la nonna e con il padre, che viene bullizzato, che si sente solo. Da qualche tempo ormai, da quando sua madre ha iniziato le cure mediche, viene tormentato da un incubo. L’incubo con il buio, il vento, le urla. Una notte si sveglia di soprassalto, come succede sempre d'altronde, ma questa volta c’è qualcosa di diverso. Nessun rumore dal piano di sotto o dalla stanza di sua madre. Conor guarda l’orologio: 12.07. Sette minuti dopo la mezzanotte. Ascolta meglio e questa volta sente una voce che chiama il suo nome. Conor. La sente un’altra volta e un’ altra ancora. Conor. Si alza dal letto e va alla finestra aperta. Nel giardino si ergeva un tasso enorme che si trasformò in un mostro. Ma non è quello che si aspettava. È un albero antico e saggio, come le storie che nelle notti seguenti il mostro avrebbe raccontato a Conor. Tre storie che avrebbero avuto delle ripercussioni nella vita del ragazzo e che gli avrebbero fatto trovare il modo per raccontare la quarta storia, quella che il mostro voleva sentire, quella che racchiudeva in sé la verità.
    Il racconto narrato in questo libro è molto interessante. Stuzzica il lettore in ogni parte della ragione e della psiche. Invita a riflettere sull’uomo, sulle sue azioni, sulla sua natura. Invita a riflettere su se stessi, e lo fa narrando una storia, come quelle che ascoltavamo da piccoli, lo fa attraverso illustrazioni, come quelle dei libri della nostra infanzia. È anche questo che mi ha affascinato di più. È un libro che ti prende dall’inizio alla fine, non ti annoia, poiché ad ogni capitolo nuovo, ad ogni nuova pagina c’è qualcosa su cui soffermarsi,su cui fare attenzione: una parola, un disegno, un ragionamento. È un libro in continuo “movimento”, i personaggi cambiano e così cambia la tua visione di loro, il loro ruolo nella storia, la storia stessa. Credo che ognuno, dopo aver letto questo libro, abbia capito qualcosa in più di se stesso, qualcosa in più sulla sua verità.
    Martina Regoli, 1B.

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  2. RECENSIONE HUNGER GAMES

    “Primerose Everdeen” è il giorno della Mietitura e quando Katniss sante queste due parole pronunciate da Effie Trinket è costretta a prendere una decisione drasrica: “Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!” nel momento esatto in cui pronuncia quelle parole sa di aver firmato la sua condanna a morte. Agli Hunger Games ne sopravvive solo uno, il più forte, che di certo non viene dal distretto 12, quello dei minatori, quello che ha vinto gli Hunger Games solo una volta. Katniss e Peeta Mellark, l’altro tributo, saranno costretti ad affrontare rivali che sono stati addestrati fin dalla nascita al solo scopo di vincere i giochi che ogni anno Capitol City organizza. Molti li vedono già morti, ma non sanno una cosa: per Katniss sopravvivere è una seconda natura.

    Il romanzo è ambientato nella nazione di Panem, che è divisa in distretti, una volta erano 13 ma il tredicesimo si ribellò e fu devastato. Così Capitol City organizza ogni anno dei giochi della morte dove ogni distretto deve donare due ragazzi (un maschio e una femmina) come delle bestie da macello, tutto questo per ricordare a tutti cosa succede quando si sfida Capitol.

    Hunger Games è un libro scritto in prima persona, dal punto di vista della protagonista, Katniss Everdeen.
    Katniss è una ragazza di 16 anni disillusa, sfiduciata a causa del governo e dello stato di povertà che domina i distretti (eccetto i Distretti 1,2,3 che sono i Favoriti e in cui le persone vivono molto meglio) che caccia animali al di fuori della recinzione del suo Distretto per sfamare sua madre e sua sorella Prim. Alla morte del padre, infatti, la madre di Katniss è caduta in depressione e ha abbandonato la famiglia e l'impegno di prendersi cura della piccola Prim è passato nelle mani di Katniss. Al fianco di Katniss c'è Gale, suo fedele alleato nelle scorribande di caccia e amico con il quale lei va' al Forno a contrattare e scambiare con altri beni di prima necessità. Ma quando, dopo il giorno della mietitura, i due tributi partono per gli Hunger Games, la vita di Katniss sarà completamente stravolta dall’ arena.

    La trasposizione cinematografica è strutturata discretamente ma omette dei dettagli importanti, come per esempio il modo in cui la protagonista ottiene la spilla della ghiandaia imitatrice. Comunque Hunger Games di Suzanne Collins è un libro forte, che trasmette ai lettori l’importanza di lottare per le cose in cui si crede, l’importanza della famiglia, ma anche il fatto che molte volte per andare avanti nella vita bisogna lasciarci aiutare dalle persone più vicine a superare le difficoltà e i momenti scoraggianti.

    -Emma Mazzetti

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  3. Recensione del libro “Cercando Alaska” Un grande forse da trovare

    Il libro “Cercando Alaska” è uno dei più noti e amati libri di John Green. Miles, il Colonnello, Alaska, Lara, Takumi,… sono alcuni dei personaggi che troviamo all’interno del libro. Questi sono ben caratterizzati e con una propria personalità, anche se non sempre sono forti e sicuri di sé. John Green ci mostra vari aspetti dell’adolescenza, varie sfaccettature sotto forma di giovani comuni, ma sofferenti. Miles , il protagonista, attraverso il quale viene raccontata l’intera storia, ha sedici anni e una grande passione per le ultime parole di personaggi famosi. Arriva a Culver Creek, cioè la sua nuova scuola, con la speranza di trovare il suo “grande forse”. Miles non è mai riuscito ad avere tanti amici, e grazie ad Alaska e al Colonnello riesce a scoprire un nuovo lato di sé. Alaska, che è al centro di tutto il romanzo, ha un carattere forte e indipendente, è sempre pronta a fare scherzi e ad andare contro le regole della scuola. Chip, soprannominato da tutti “il Colonnello”, è il compagno di stanza di Miles e il migliore amico di Alaska. Ha la stoffa del capo, come si può intuire dal nome, e per questo riesce a farsi rispettare pur non essendo “grande e grosso” come altri.
    Cercando Alaska è un libro appassionante, che riesce a tenere alta l’attenzione e la curiosità del lettore, ma bisogna ammettere che giunti alla fine della storia ci sono tante, forse troppe, domande lasciate in sospeso. Probabilmente questo è stato voluto dallo scrittore proprio per lasciare il lettore ore ed ore a riflettere su ciò, senza poter arrivare a niente di concreto. Proprio come succede ai protagonisti Miles e Chip, che stanno giorni a pensare per trovare una soluzione alla propria domanda, che, però, rimarrà sempre un mistero.
    L’autore non ha suddiviso il libro in specifici capitoli, ma più semplicemente in un prima e un dopo di un fatto, che non posso essere io a raccontare, che destabilizza Miles e Chip, portandoli in un vortice di dolore. Il prima è una parte più descrittiva, dove impariamo a conoscere i luoghi e i personaggi principali; mentre, il dopo, è la parte più introspettiva, la parte che pone delle riflessioni al lettore, e che, come scopo, ha quello di arrivare alla verità “dell’accaduto”.
    Io, personalmente, ho preferito la parte del “dopo”. Questa ti lascia disorientato verso la fine e con un enigma ancora da risolvere, ma ti offre insegnamenti importanti e, soprattutto, ti aiuta a capire quanto, quella che sembra la normalità di una persona, possa portare fuori strada, tanto da perdere la ragione. Questo è uno dei libri che ti rimangono dentro, che ti lasciano qualcosa d’importante. Nonostante sia il primo libro dell’autore, è riuscito a regalare delle emozioni uniche, con una descrizione semplice e per nulla banale.

    -Lidia Daddi

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    1. Molto bene le osservazioni personali, ma cerca di evitare il TI impersonale

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  4. RECENSIONE DEL LIBRO LETTO.
    "IO PRIMA DI TE"
    La protagonista del romanzo è Louisa, una ragazza di ventisei anni, che lavora come cameriera in un locale, e che ama il suo impiego,forse perché attraverso esso riesce ad entrare in contatto con tantissime persone. Louisa è fidanzata da molti anni con un ragazzo molto preso dai suoi impegni… e che, proprio per questo la considera poco e che lei sa di non amare più. Improvvisamente, Lou perde il posto di lavoro che da tempo la rendeva felice, il locale chiude e la giovane si ritrova "abbandonata a se stessa", senza alcuna esperienza, a dover trovare un lavoro.. riuscendo così a portare i soldi a casa. Fortunatamente per lei, riesce a trovare un posto presso una famiglia: deve prendersi cura di Will, che un tempo era uomo d’affari di conclamato successo, rimato vittima di un terribile incidente e costretto a vivere su una carrozzina. Inizialmente il loro rapporto non è dei migliori: lui appare arrogante, le si rivolge sempre con un fare bulbero e la mette spesso in difficoltà; lei non lo sopporta, anzi vorrebbe andarsene, ma tiene duro per poter aiutare economicamente la sua famiglia, che si trova in difficoltà. Con il passare del tempo, questo burrascoso rapporto migliora sempre di più, c'è però una particolarità: il suo contratt è molto breve e lei non ne capisce il motivo, fino a quando Lou non capisce che Will è fuori di se, che l' incidente gli ha tolto la voglia di vivere e che lui, sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Lou arriva così a capire il perchè della brevità del suo contratto e le vere intenzioni di Will. Immediatamente, si rese conto che doveva fargli cambiare idea, doveva fargli capire che era ancora vivo per miracolo e che la vita se la doveva godere fino in fondo, nonostante le sue restrizioni. Anche Will, nel frattempo, aveva provato ad "insegnare" qualcosa a Lou, le aveva per esempio consigliato di lasciare il suo ragazzo e di seguire il suo cuore ed i suoi sogni.
    Dopo tempo che la fanciulla prova a portare via Will dalla suamacabra intenzione, purtroppo, i suoi tentativi si riveleano del tutto vani, infatti, si scopre che molto prima di conoscerla, Will si era accordato con un'associazione svizzera per un'eutanasia e, nonostante la felicità, l'amore e quell'esplosione di giovinezza e stravaganza che la ragazza gli ha portato nella vita, Will deciderà lo stesso di morire, lasciando alla sua amata una parte dei suoi beni per permetterle di pagarsi l'accademia di moda, che era la grande aspirazione, l'immenso sogno di Louisa.
    Io prima di te è la storia di un incontro. L’incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza, la felicità, e all’improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle.
    Io prima di te parla di due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l’una all’altra a mettersi in gioco.
    Io prima di te, si è rivelato essere molto di più, molto di più di uno dei libri della lista che mi era stata proposta, moto di più di un semplice testo, narra una storia del tutto fuori dal comune, ma soprattutto che riesce a prendere il lettore, facendolo commuovere, ed è proprio quello9 che è successo a me.
    ROSSI GINEVRA 1B.

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    1. rimato è un errore di battitura come suamacabra, riveleano
      Dopo tempo manca di qualcosa
      problemi di punteggiatura nel finale
      interessanti le osservazioni

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  5. RECENSIONE DEL ‘’NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI’’
    È un libro molto breve ma significativo di Fabio Geda, tratto dalla storia vera di Enaiatollah Akbari, un bambino afghano che ad un punto della vita gli si pone un ostacolo: il ‘’crescere’’.
    La mamma prima di dargli l’addio lo strinse forte a sé e gli promise che sarebbe diventato un uomo bravo, perbene. Gli dà l’addio proprio perché era per lui, il momento di lasciare il ‘’nido’’ e di fare una vita autonoma, libera.
    Questo per lui significava smettere di nascondersi nella buca vicino alle patate, non essere più campione di Buzul-bazi, non svegliarsi più con l’affetto della mamma e cambiare da bambino a uomo.
    Ma ovviamente nella vita in Pakistan di Enaiatollah non potevano mancare gli ostacoli, grandi ostacoli che lo hanno fatto crescere, e conoscere il vero significato di libertà che per un afghano comune, era molto difficile apprendere, perché ci sono molte più regole di altri paesi; i limiti nell’uscire fuori di casa, i limiti nel vestirsi…
    essere a contatto con la miseria, ridursi a mangiare anche il ‘’concime per galline’’, vendere accendini, scaricare pietre, rendono Enaiatollah quasi uno schiavo, che viaggiando e faticando nei vari paesi riesce sempre a cavarsela. Nonostante tutto, il nostro ragazzo afghano non perde l’ironia ed il sorriso trovando forse un luogo finalmente fatto per lui dove crescere libero.
    Questo libro mi ha affascinato per il coraggio che adotta il protagonista nell’affrontare la sua vita prematura da solo, con molti ostacoli che io non saprei nemmeno da dove iniziare per superarli.
    Secondo me è un libro che ti illumina e ti fa riflettere anche sulle usanze delle altre culture e nella vita di tutti i giorni di persone lontane da noi e dal nostro mondo che faticano ogni secondo per diventare adulti e per sopravvivere ad una vita che certe volte ti dà l’idea di esserti perso e di non sapere la strada giusta da prendere.
    -Matteo Volterrani 1B

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  6. RECENSIONE DEL LIBRO “IO NON HO PAURA”
    Io non ho paura è un romanzo scritto da Niccolò Ammaniti. La storia è ambientata in una calda estate del sud nel 1978 tra le case sperdute nel grano e le campagne abbandonate. In tutto il romanzo è presente il contrasto tra la luce abbagliante del giorno che accompagna le varie escursioni dei ragazzi e il buio della notte. I protagonisti della storia sono sei bambini: Teschio, il capobranco forte ed intimidatorio cerca sempre di sfidare i compagni, Salvatore il figlio dell’avvocato, Remo , Barbara, una bambina molto in carne presa sempre di mira per ciò , Michele e Maria Amitrano, tra i sei, sono quelli che avranno un ruolo chiave nel romanzo, in particolare il primo. Difatti, un giorno salvando Barbara dalla penitenza egli si arrampica sui muri di una casa e fa una scoperta che non si aspettava. Nella casa abbandonata scopre per caso una lastra di lamiera ed incuriosito la solleva e trova una fossa. All’interno di essa vede scorgere un piede che esce da una coperta. All’inizio, Michele si spaventa e non realizza bene ciò che ha appena visto ma successivamente andrà regolarmente in quella casa e farà la conoscenza di un bambino della sua età di nome Filippo Carducci. Tra di loro nascerà un’amicizia un pò a senso unico, in quanto Michele cercherà di sfamare Filippo e capire da dove proviene ma quest’ultimo apparirà confuso e disorientato. Il ritorno del padre di Michele, l’arrivo del suo amico Sergio e l’annuncio al telegiornale di una madre disperata faranno luce sulla scoperta effettuata da Michele. Un segreto che cambierà la vita di tutti per sempre. Attraverso un linguaggio chiaro e un’attenta cura delle parole, Ammaniti racconta un fatto di cronaca nera che ha come ambientazione il Sud Italia. Tramite le fantasie di un bambino si descrive il suo stesso coraggio nell’affrontare qualcosa che è più grande di lui, insinuandosi nella tragedia di cui gli uomini di Acqua Traverse sono protagonisti. L’autore alterna il mondo dei bambini con i loro giochi, con i loro dubbi e il mondo degli adulti, fatto di incomprensioni, di mancanza di denaro e disparità. La figura di Michele rappresenta il bambino-eroe che si ribella alle ingiustizie pur di fare il bene, scava fino in fondo per comprendere la verità. Da una parte è come tutti i bambini desidera avere le stesse possibilità degli altri ma dall’altra parte la sua tenacia, il suo coraggio lo portano a distinguersi. Io non ho paura è un’espressione struggente che prende significato nel momento in cui Michele abbandona il suo mondo fatto di giochi, di avventure, di magia per lottare contro i mostri del tempo. Il finale appare alquanto struggente padre e figlio, faccia a faccia: lo sparo, lo stupore, la disperazione e la risoluzione.
    Di questo libro mi è piaciuto sia la storia in generale, perché rientra nei miei generi di lettura preferiti ; ma in particolare c’è stata una frase che mi ha colpito molto : “Piantala con questi mostri , Michele . I mostri non esistono. I fantasmi , i lupi mannari , le streghe sono fesserie inventate per mettere paura hai creduloni come te. Devi avere paura degli uomini, non dei mostri. “.
    Questa frase per me ha un significato molto forte e credo che sia stata di aiuto a Michele per la sua crescita , perché spiega in modo essenziale che gli adulti sono le persone delle quali dobbiamo avere più paura ed essere più prudenti per cercare di convivere con esse. Secondo me questo è quello che Michele ha imparato da questa atroce esperienza, che lo ha segnato molto . Aggiungo infine che questo libro è' un romanzo molto forte, ma allo stesso tempo, filtrato dal punto di vista di Michele, assomiglia a tratti a una fiaba ma a tratti ad un thriller. Un paesaggio caldo, afoso, rassicurante all' apparenza ma in realtà minaccioso e opprimente accompagna la storia in maniera perfetta.
    GIULIA DICIOTTI 1^B

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    1. non credo che il riassunto sia farina del tuo sacco

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  7. io prima di te.
    Io prima di te è un libro scritto da Jojo Moyes.
    La protagonista di questo romanzo è Louisa Clark, una vivace e allegra ventiseienne che lavora come cameriera in un ristorante per poter aiutare economicamente la sua famiglia.
    Lei vive in una tipica cittadina della campagna inglese con tutta la sua famiglia ed è fidanzata da anni con Patrick,un ragazzo che spesso la trascura perchè molto preso dai suo allenamenti e che lei probabilmente sa di non amare più.
    Un giorno Louisa perde il lavoro, il locale viene chiuso e lei si trova senza nessun'altra esperienza a doversi cercare un posto per portare i soldi a casa.
    Riesce a trovare un lavoro,ovvero l'assistente di Will Traynor,un giovane e ricco banchiere paralizzato sulla sedia a rotelle a causa di un incidente che ha cambiato radicalmente la sua vita.
    Will è molto arrogante nei confronti di Louisa,la mette sempre in difficoltà e lei questo non lo sopporta,ma tiene duro per poter aiutare la sua famiglia.
    Durante i sei mesi di lavoro,Louisa dimostrerà a Will che la sua vita poteva ancora essere degna di essere vissuta,mentre Will spingerà Louisa ad "aprire i suoi orizzonti", tra cui lasciare il suo fidanzato troppo diverso da lei.
    Con il tempo tra Louisa e Will il legame cambierà,fino a quando la ragazza scopre il motivo per cui è stata assunta: cercare di far cambiare idea a Will che si era accordato con un'associazione svizzera per un'eutanasia,e nonostante la felicità che la ragazza gli ha portato nella vita, Will deciderà lo stesso di morire, lasciando a Louisa una parte dei suoi beni per permetterle di pagarsi l'accademia di moda,la sua vera aspirazione.
    Questo romanzo,secondo me, è molto profondo,intenso e commuovente ed è scritto in modo molto accurato.
    Nel libro la scrittrice è riuscita a trattare l'argomento dell'eutanasia e della malattia del ragazzo con molta delicatezza ed è riuscita a inserire l'amore, i rischi da correre, il coraggio in modo ,secondo me, molto appropriato.
    Io prima di te non parla solo di amore, ma anche soprattutto di opportunità.
    Tuttavia credo che resta un po' di amarezza sul finale ,perchè si è voluto rendere a tutti i costi doloroso un amore che,pure in una condizione drammatica,è stato per entrambi i protagonisti,evidentemente destinati a incontrarsi,un fiume in piena di positiva vitalità.
    Ma proprio quest'amarezza sul finale credo distingua questo romanzo dagli altri dove l'amore trionfa sul male.
    Credo che la scrittrice sul fianale abbia voluto mandare un messaggio ovvero che se Will non si accettava e non si amava non avrebbe mai amato del tutto le persone che lo circondavano.
    Credo anche che Louisa nonostante provasse forti sentimenti per lui abbia capito la sua scelta.
    Nonostante questo inaspettato finale che "distingue"questo romanzo dagli altri, consiglio molto questo libro perchè racchiude in se tanti significati profondi e importanti.
    Ramona Ruco 1B


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    1. Tuttavia credo che resta- è un errore di congiuntivo
      bene il commento e le osservazioni

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  8. RECENZIONE: COLPA DELLE STELLE
    Hazel Grace è una ragazza di sedici anni affetta da una malattia molto grave, il cancro. E’ una ragazza miracolata: grazie ad un farmaco sperimentale che ha utilizzato, la malattia che prima le hanno diagnosticata è in regressione. E’ costretta però a portarsi sempre dietro una bombola di ossigeno.
    La ragazza frequenta un corso di supporto, obbligata dai genitori,qui conosce Augustus del quale se ne innamora subito. Egli è ragazzo di diciotto anni,ex giocatore di basket con una gamba amputata a causa di un tumore.
    I due iniziano a frequentarsi e scoprono di avere la stessa passione per il romanzo, Un imperiale afflizione,questo li porta a fare un viaggio ad Amsterdam per conoscere l’autore del libro: Peter Van Houten. Sfortunatamente la malattia di Augustus si presenta in forma più estesa, e i giovani sono costretti a tornare a casa per cercare di curarlo. Purtroppo non ci riescono, Hazel soffre molto ma alla fine decide di passare al meglio le ultime ore con il suo ragazzo.
    Nonostante il tema e la storia narrata un po’ triste, questo romanzo mi è piaciuto davvero tanto.
    Questo libro è coinvolgente ed ha un forte contenuto,è un testo scorrevole e molto semplice,ma allo stesso tempo molto profondo e toccante, infatti leggendolo ho provato molte emozioni.
    Hezel e August sono due ragazzi con dei sogni e delle speranze per questo motivo ho apprezzato come i due ragazzi affrontano ogni problema restando uniti ed amandosi, nonostante la grave malattia. Inoltre mi sono piaciute tantissimo le frasi poetiche e il loro OKAY.


    ELENA SIGNORINI


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  9. RECENZIONE DEL LIBRO “ IO PRIMA DI TE “


    Il libro “ io prima di te “, è stato scritto da Jojo Moyes, una scrittrice e giornalista inglese che con questo libro, ha riscosso moltissimo successo, così tanto che ha venduto in tutto il mondo più di 5 milioni di copie. Il libro tratta della storia di Louisa Clark, una ragazza di 26 anni giovane e solare che però si ritrova ad affrontare da sola la chiusura del suo amato locale dove lavorava e a dover trovare subito un altro impiego per poter mantenere la propria famiglia e di Will Trayner, un giovane manager inglese, affascinante e intraprendente, amante degli sport e delle avventure estreme, che però, in un giorno di pioggia, vede la sua vita cambiare per sempre. Will viene investito da una moto e la conseguente lesione alla spina dorsale lo conduce alla tetraplegia e quindi al resto della vita su una carrozzina. Will sa bene come terminare tutta la sua sofferenza, e lo sanno bene anche i genitori che cercano di fare di tutto per evitare la sua morte, ed è proprio per questo che assumono Lou, perché sperano che lei, una ragazza giovane, solare e con tanta voglia di vivere, aiuti Will a cambiare idea. Will inizialmente odiava Lou, spesso le si rivolgeva con fare arrogante, quasi cattivo e anche se non direttamente, le faceva capire quanto non gradisse la sua presenza. Anche Lou odiava Will, per il fatto che si prendesse gioco di lei, che le rispondesse sempre in tono burbero. Pù volte aveva avuto l’idea di andarsene, di licenziarsi, ma non poteva rimane un’altra volta senza lavoro, lo doveva alla sua famiglia. Quando Lou capisce le vere intenzioni di Will e quindi il perché del suo breve contratto, intuisce una cosa molto importante:
    Con il poco tempo che le rimane, deve assolutamente far tornare il sorriso e la voglia di vivere a Will. Così, tra i bizzarri programmi di Lou e tra i saggi consigli di Will di inseguire i suoi sogni, il loro rapporto migliora di giorno in giorno, loro, due persone profondamente diverse, imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stessi, insegnando l’uno all'altro a mettersi in gioco e diventando quasi inseparabili. Alla fine però, Will decide comunque di praticare l’eutanasia, nonostante tutte le belle esperienze e tutte le strane attività programmate da Lou per sviarlo dal suo intento. Ma soprattutto nonostante il forte sentimento d’amore che si era creato tra i due.
    Will, prima di recarsi da un associazione svizzera per morire, decide di lasciare alla sua amata un’elevata somma di denaro per permetterle, proprio come gli aveva detto lui, di seguire il suo sogno, la moda.
    “ Io prima di te “, è stato uno dei romanzi più emozionanti che io abbia mai letto. Non è, infatti, la solita storia romantica, i personaggi non sono convenzionali, il modo di scrivere dell’autrice è fluido e scorrevole. Per me, questo libro significa fondamentalmente ‘chi era Lou prima di conoscere Will’. Si riferisce al modo in cui ognuno ha cambiato l’altro grazie al forte sentimento del loro amore. Secondo me, uno dei propositi dell’autrice era proprio far ragionare i suoi lettori e far loro comprendere che in alcuni casi non si possono trovare delle risposte univoche, ma che ognuno deve valutare e decidere per proprio conto. Questo libro mi ha fatto scoprire sensazioni che non pensavo di poter sentire, e penso che derivi anche da questo, dalla la bravura della scrittrice nel farti suscitare emozioni, il numeroso successo di questo magnifico libro.

    Matilde Aringhieri.

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  10. Recensione del libro “Nel mare ci sono i coccodrilli”

    Il libro “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda è un piccolo libro significativo e molto interessante. Infatti parla della storia vera di Enaiatoallah Akbari, un bambino afghano hazara, che è una etnia discriminata dai Talebani che occupano ormai da tempo il suo paese.
    Lui non se lo aspettava, a 10 anni di andarsene dalla sua città natale e di abbandonare la madre, la sua voce rassicurante e il suo calore, di perdere il titolo di campione di Bazul-Bazi, di lasciare i propri amici e i suoi fratelli. La sera prima non pensa che, la sua mamma, con i suoi consigli per essere un uomo per bene, manderà suo figlio in Pakistan per migliorare di quest’ultimo.
    E così inizia l'odissea di Enaiatollah verso l’istruzione, cresce senza mamma, diventa uomo, sopravvive con il possibile nonostante i vari ostacoli e difficoltà che trova, riesce a stringere amicizie con altri ragazzi con le stesse ambizioni, riesce a trovare lavoro nei paesi che attraversa assistendo alla miseria, al dolore, senza abbandonare la voglia di vivere e la speranza di una vita migliore facendosi quasi schiavo del suo lavoro.
    Attraversa così il Medio Oriente dal Pakistan alla Turchia e attraversa la Grecia, trova e impara nuove culture differenti dalla sua, matura senza perdere la sua ironia e solarità. Infine, dopo tanto tanto tempo raggiunge l’Italia maggiorenne e stanco, dalle sue epopee e decide di fermarsi.
    Il libro mi è piaciuto molto per il coraggio, per la forza che bisogna avere per mantenere se stessi senza madre proprio nel momento più difficile della crescita e della formazione della persona. Inoltre affronta e riesce a sconfiggere i suoi ostacoli in modi molto semplici ma allo stesso tempo efficaci e miserabili che, in un primo momento sono impensabili al lettore. Un vero e proprio crogiolo di emozioni che ti fanno capire l’importanza della libertà.

    - Francesco Palla

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    1. -La sera prima non pensa che, la sua mamma, con i suoi consigli per essere un uomo per bene, manderà suo figlio in Pakistan per migliorare di quest’ultimo-. è una frase ambigua
      qualche errore di punteggiatura e di lessico (miserabili)

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  11. Recensione : storia di una ladra di libri (di Markus Zusak )

    Questo libro narra la storia di una giovane ragazzina tedesca,durante la seconda guerra mondiale.II giorno del funerale di suo fratello , prima di essere trasferita dalla famiglia adottiva , trova un libricino e da lì in poi si appassiona alla lettura.In questo la aiuta anche il suo padre adottivo, che per sua fortuna , la prende molto a cuore e prende a cuore anche il fatto che lei voglia avvicinarsi alla lettura.Cerca in tutti i modi di procurarsi dei libri, per la maggior parte delle volte rubandoli dalla biblioteca di una famiglia ricca che abita nel suo stesso paese .Apprezza così sempre di più la lettura e utilizza questo mezzo anche nei momenti difficili.Anche quando la sua famiglia nasconde un ragazzo ebreo in casa, lei utilizza la lettura per fargli passare il tempo e per tranquillizzarlo.
    Riesce così a trovare un metodo per evadere mentalmente dalla situazione difficile che era presente intorno a lei,fino a quando questa non sarebbe cessata.
    Questo libro mi ha colpito molto perché racconta di una situazione difficile , ma interessante ,durante la guerra ,vista dagli occhi di una ragazzina , per di più tedesca, desiderosa di apprendere e di imparare. La sua storia mi ha fatto molto pensare a quanto tutti dovremmo apprezzare la lettura e lo studio, cose che invece noi diamo per scontate e in alcuni casi disprezziamo anche. Molti ragazzi,si trovano nella situazione in cui era Liesel:vorrebbero avere la possibilità di andare a scuola,di imparare ,ma non ce l'hanno e noi che abbiamo questo privilegio ,lo sottovalutiamo.In conclusione è un libro che fa riflettere su un argomento che tocca tutti.
    GIULIA SILVINO 1B

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  12. RECENSIONE LIBRO: ‘SHADOWHUNTERS LE ORIGINI. L’ANGELO.’
    AUTORE: Cassandra Clare

    Tessa ha sedici anni e, dopo aver perso la zia Harriet, decide di rispondere alla richiesta del fratello Nate, che vuole che lo raggiunga a Londra. Arrivata in città, Tessa viene prelevata da due donne molto inquietanti, chiamate Sorelle Oscure, le quali, in realtà, la terranno segregata in casa loro per degli scopi meschini e segreti. Il fratello è scomparso e loro possono aiutare Tessa a ritrovarlo se lei farà ciò che le chiedono. Inconsapevole di quale sia la propria natura, Tessa accetta e permette alle Sorelle Oscure di esercitare il potere che non ha mai saputo di possedere. Tessa ha la capacità di trasformarsi in chiunque voglia. Il suo è un dono raro e c'è ben altro di speciale in lei. Ecco perché qualcuno, come il Magister, la vuole come sua sposa. Ma gli Shadowhunters giungono giusto in tempo per salvarla. Sono Nephilim, guerrieri addestrati a combattere demoni e a mantenere la pace tra i Nascosti e gli esseri umani .Catapultata improvvisamente in una nuova realtà, Tessa scoprirà che mondo incredibile le è sempre stato nascosto per anni. E scoprirà che anche lei, in fondo, non è una semplice umana, ma un essere speciale. Il suo contributo sarà fondamentale per i Nephilim dell'Istituto diretto da Charlotte e Henry, che cercheranno di scoprire chi sia il Magister e perché la vuole, così come tenteranno di svelare molti altri misteri. Ma la presenza di Tessa sarà soprattutto fondamentale per Jem e Will, due Nephilim di diciassette anni, che resteranno affascinati dalla sua figura, uno in maniera evidente e l'altro in modo più segreto. Le loro vite si intrecceranno e Tessa scoprirà che l’amore può essere la magia più pericolosa di tutte.
    Il racconto è molto intrigante e coinvolge pienamente il lettore. Le descrizioni delle persone e dei luoghi sono molto accurate e dettagliate. Il genere fantasy mi piace particolarmente perché riesce a far credere al lettore di far parte della storia narrata. I personaggi mi sono piaciuti molto, in particolare Jem, un ragazzo dolce ed intelligente, nonché appassionato di musica. Inoltre, è dotato di molta pazienza e sensibilità. Leggendo questo libro è impossibile annoiarsi, perché carico di suspense e avventura.
    Archela Igrishta

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  13. Recensione del libro "Hunger Games"

    Katniss ha paura, ma può permettere a sua sorella di rischiare la vita; insieme a lei ci sarà Peeta.
    I due si conoscono fin da piccoli, lui e il figlio del fornaio e lei,un ragazza costretta a prendersi cura della propria famiglia dopo la morte del padre. I due fanno parte del dodicesimo distretto che agli Hunger Games non é mai stato il favorito sopratutto a causa della sua povertà; tra i dodici distretti di Panem solo i primi tre sono i favoriti e solo uno tra i ventiquattro tributi riuscirà a sopravvivere, vincendo il programma.
    Panem é uno stato composto da tredici distretti sotto il controllo della capitale Capitol city; l'ultimo distretto però dopo essersi ribellato é stato completamente distrutto e da quel giorno ogni anno Capitol City organizza gli Hunger Games costringendo chi vi partecipa ad lottare per sopravvivere.
    Riuscirà uno dei due ad arrivare fino alla fine del programma?

    Hunger Games é un romanzo fantascientifico e di avventura, dove Katniss si racconta in prima persona. Questo libro é stato scritto da Suzanne Collins, scrittrice e sceneggiatrice statunitense; questo libro (il primo della trilogia), raggiunge una grande fama internazionale così come la sua versione cinematografica.
    Pur essendo un libro di fantascienza i protagonisti sono due ragazzi normali che cercano nell'amicizia e nell'amore la forza di superare le difficoltà.

    Elena Melecchi 1B

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  14. Qualcuno con cui correre è uno dei romanzi più interessanti di David Grossman. Il protagonista, Assaf è un ragazzino di sedici anni, timido e inosservato, al quale, durante l’estate che gli cambierà la vita, viene assegnato un compito al quanto singolare: ritrovare il proprietario di un cane abbandonato, che lo farà correre per le vie di Gerusalemme. Durante questa “corsa” conosce persone nuove e uniche nel loro genere, inizia a porsi dubbi che fino ad allora non aveva mai pensato e da ragazzino superficiale quale era, comincia a capire un lato più profondo che caratterizza la vita di tutti i giorni. Contemporaneamente Tamar, una sedicenne determinata e responsabile, fugge di casa lasciando ogni certezza per salvare il fratello dalla difficile situazione in cui si trova. Il destino vuole che i due ragazzi si incontrino, ed è proprio questo rapporto misterioso e intrigante da rendere ogni singolo parola del romanzo imperdibile.
    Qualcuno con cui correre è un romanzo interessante, che narra di situazioni completamente diverse rispetto a quelle che viviamo noi oggi. Ed è per questo che ti da la possibilità di pensare, di riflettere su chi sta peggio di noi, di capire che i veri problemi nella vita non sono solamente gli oggetti materiali, bensì le emozioni ,i sentimenti che abbiamo nel nostro cuore e i pensieri che affollano la nostra mente. Personalmente consiglio vivamente questo libro, perché riesce a far crescere le persone, magari anche di poco, ma è comunque una crescita; perché amplia i nostri pensieri, ma soprattutto perché una volta letto non si scorderà più. CECCANTI CECILIA 1BS.

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  15. RECENSIONE DI "NON DIRMI CHE HAI PAURA"
    In questo libro Giuseppe Catozzella racconta la storia di Samia, una ragazzina nata in Somalia. Samia proviene da una famiglia molto povera come la maggior parte dei ragazzini nati, appunto, in luoghi come la Somalia.
    Tuttavia Samia si contraddistingue dagli altri ragazzi somali grazie alla sua passione per la corsa ed alla forza di volontà che la porterà a lottare per realizzare i suoi sogni.
    Samia ama con tutta se stessa correre e come molto spesso anche lei stessa ripete, la corsa la fa sentire libera. Quando corre è come se si rifugiasse dai problemi che la affliggono come per esempio la guerra. Sarà proprio questa passione che la spingerà ad affrontare il così tanto temuto “viaggio” ed a seguire, quindi, le orme della sorella che vive ormai felicemente in Norvegia.
    Il padre sarà un enorme stimolo per Samia. Infatti, egli, le regala una fascia, che assumerà un ruolo fondamentale nella vita della ragazzina. A mio parere, però, il più grande regalo che il padre Aabe potesse fare a Samia non è composto che di parole, parole che le entrano nel cuore, parole con un significato immenso. Una sera Samia, una volta che il padre fu tornato da lavoro, gli domandò se egli avesse paura della guerra; il padre a quel punto si fece serio e rispose: “Non devi mai dire che hai paura. Mai. Altrimenti le cose di cui hai paura crescono e credono di poterti vincere.”
    Le difficoltà che Samia affronterà durante questo viaggio saranno molte, ma nonostante i molteplici ostacoli posti lungo il suo percorso riuscirà a salire su quella tanto desiderata barca malandata che l’avrebbe dovuta portare in Europa dove avrebbe partecipato alle olimpiadi assieme ai suoi più grandi idoli. Purtroppo la piccola Samia non riuscirà per pochissimo a raggiungere la costa italiana, morirà annegata.
    Inutile dire che il mio personaggio preferito sia stato Samia, ma mi è piaciuto molto anche Alì, ovvero il migliore amico della protagonista. Alì è uno dei miei personaggi preferiti grazie soprattutto ai cambiamenti che compie in questo libro, infatti sarà proprio lui ad uccidere Aabe, il padre di Samia e poi successivamente si pentirà e cercherà in tutti i modi di farsi perdonare.

    Non c’è stato anche soltanto un capitolo che mi abbia annoiato o che non mi sia piaciuto. A rendere questo libro ancor più bello è stato il fatto che tratti un tema molto attuale come l’ immigrazione.
    Credo che questa sia stata una delle letture più belle ed affascinanti che abbia mai fatto.

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  16. Recensione non dirmi che hai paura.
    Ci sono ben poche parole per descrivere tali capolavori della scrittura moderna. Un romanzo emozionante, a tratti persino struggente, che da una parte ci permette di conoscere la situazione disperata in cui versano la maggior parte delle popolazioni africane, dall’altra ci fa riflettere sulla potenza dei sogni che alimentano la speranza. In questo caso attraverso lo sport, quello autentico, privo di quegli interessi economici che sempre più spesso sminuiscono la passione e allontanano gli sportivi.
    Un inno alla libertà che ti colpisce nel profondo e in qualche modo ti cambia, facendoti guardare con occhi diversi la realtà; sia in riferimento alle piccole “fortune” della vita quotidiana, come può essere quella di utilizzare un bagno o dormire comodi nel proprio letto; sia un riferimento al dramma dell’immigrazione clandestina, che troppo spesso ci permettiamo di giudicare con grande superficialità. Un romanzo incredibile, plasmato da scene ed episodi meravigliosi nella loro tragicità.
    Indimenticabile è la scena in cui tutto il pubblico olimpico dedica una standing ovation a Samia, nonostante ella sia arrivata ultima, e nell’intervista post-gara la stessa Samia rivela di non essere entusiasta di questo gesto poiché è simbolo di pietà nei suoi confronti, ciò non le sta bene; questo fatto dimostra la dedizione della protagonista a non perdere la sua dignità come persona malgrado la situazione in cui si trova.
    Un romanzo sicuramente da leggere, sicuramente da consigliare, una storia vera raccontata con efficacia che arriva alla mente, ma soprattutto al cuore.

    Vittorio Salvini 1b

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  17. Recensione a “Divergent” di Veronica Roth (2011-2012)

    Il romanzo è una distopia per ragazzi ambientata in un futuro non specificato in cui gli esseri umani hanno posto fine alle guerre dividendosi autonomamente in fazioni e svolgendo ognuno il mestiere più consono alle proprie naturali inclinazioni. Una netta distinzione sociale funzionale a mantenere “ordine” ed “equilibrio”.
    I Candidi, che ritengono che la colpa della guerra sia l'ipocrisia, dicono sempre la verità, e per questo si occupano della legge. I Pacifici, che, reputando la malvagità la maggiore causa della guerra, sono gentili e rigettano l'aggressività, motivo per cui sono assistenti sociali, consulenti e coltivatori di terre. Gli Eruditi seguono la via della conoscenza e dedicano la vita alla . Gli Abneganti sono al servizio degli altri per tutta la loro vita ed è l'unica fazione a cui è permesso far parte del Governo della città. Gli Intrepidi, il cui compito è mantenere l'ordine all'interno della città.
    La scelta della fazione cui appartenere viene fatta a sedici anni, successivamente ad un test attitudinale. Una scelta che può anche allontanare i ragazzi definitivamente dalla propria famiglia di origine: perché la fazione viene prima del sangue, ed è una scelta irreversibile, pena l’esclusione assoluta dalla società. E’ proprio in questo momento che incontriamo Beatrix., la protagonista. Nella fase iniziale altamente competitiva, la protagonista rinominando se stessa (Tris), lotta per determinare chi sono realmente i suoi amici, interrogandosi se la sua storia d'amore possa adattarsi alla vita che ha scelto.
    Catapultata in un mondo duro e violento Beatrice scoprirà le crepe di una società che è tutto tranne che perfetta. Che cosa succede se, in un “mondo” così schematizzato, vengono riscontrate più inclinazioni. Che ne è di quelle persone che affrontano la vita in maniera creativa, utilizzando il pensiero divergente? Coloro che non si avvalgono sempre dei soliti schemi e che, soprattutto, non si possono modellare e controllare… Che cosa sono i Divergenti, perché sono così pericolosi?
    Divergent è un romanzo che fondamentalmente parla di “ribellioni”: per quanto altruista e generosa, in Beatrix scorre il brivido della ribellione, della voglia di vivere al massimo, di sentire il vento tra i capelli, di essere libera. Le sue insicurezze sono quelle che ogni sedicenne deve affrontare, motivo per cui è semplice immedesimarsi domandandosi cosa avremmo fatto noi, se da quelle insicurezze fosse dipesa la nostra intera esistenza. Il tema della “ribellione” poi si amplia, infatti nella sua Chicago sembra prepararsi una guerra di enorme portata dalle connotazioni fanta-politiche, guerra che Tris dovrà combattere in prima fila con conseguenze impensabili.


    Giacomo Gerini 1 B

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  18. RECENSIONE DEL LIBRO “IO PRIMA DI TE”
    Io prima di te è un romanzo scritto da Jojo Moyes, essa è una scrittrice londinese ed attualmente è una delle scrittrici più affermate.
    Tutti i suoi romanzi sono molto apprezzati da lettori di varie fasce d’età. Infatti solo per il libro “Io prima di te” sono state vendute più di 5 milioni di copie nel mondo. Questo romanzo ha come protagonisti principali due giovani: un uomo e una donna. La donna si chiama Louisa Clark ha 26 anni ed ha sempre avuto una vita serena, rassicurante ed anche un po’ monotona, è fidanzata da molti anni con un ragazzo di nome Patrick che sa di non amare più così tanto come prima. Louisa ha sempre lavorato come cameriera fin quando il locale nel quale lavorava è stato costretto a chiudere e per continuare ad aiutare economicamente la sua famiglia sarà costretta a trovarsi un nuovo lavoro, e dopo aver provato molti mestieri si ritroverà poi a lavorare come dama di compagnia, quindi ad assistere un uomo abbastanza giovane, figlio di una famiglia molto benestante.
    Egli si chiama Will Trainor ed a seguito di un incidente è rimasto paralizzato.
    Egli in particolare è affetto dalla tetraplegia, che è una delle forme più gravi e complesse di paralisi che possono colpire il corpo umano, provoca la parziale o completa perdita del movimento volontario a causa dell’incapacità di controllo di uno o più muscoli in particolare Will possiede tre arti paralizzati, quindi è costretto a vivere la sua vita sopra una sedia rotelle. La trama di questo fantastico libro ruota principalmente intorno al rapporto tra i due giovani, infatti inizialmente sembrano non essere mai d’accordo e litigare spesso, ma andando avanti con la storia e scorrendo le pagine del libro il loro rapporto non farà che migliorare fino a non essere più semplici amici. Will durante il corso della storia dovrà compiere una scelta molto importante riguardo la propria vita ormai ostacolata quasi del tutto dalla sua sedia rotelle e Louisa cercherà in tutti modi possibili di influenzare la scelta di Will e di fargli cambiare idea, infatti questo è uno dei motivi per cui Louisa è stata assunta si genitori di Will, proprio per fargli capire che la vita ha sempre un valore e che ne vale la pena anche quando si guarda il mondo su una sedia rotelle. Questo romanzo contiene come messaggio il diritto di scegliere quando vivere e quando morire, quindi tratta il tema dell’eutanasia; con il termine eutanasia si definisce l’intervento medico volto ad abbreviare l’agonia di un malato terminale. Il finale di questo romanzo rosa è completamente inaspettato.
    Leggendo questo libro ho provato svariate emozioni, che mi hanno fatto riflettere molto sul profondo senso della vita. Ognuno di noi è il protagonista della propria vita, pertanto ogni essere umano ha il diritto di poter scegliere liberamente su tutto ciò che riguarda se stesso e la propria vita. Anche nel caso di scelte estremamente non condivisibili dai parenti e dalle persone care. Quindi consiglio vivamente di leggere questo libro perché sarà capace di farvi vivere sensazioni emotive molto profonde.
    DIANA D’ABRONZO

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  19. RECENZIONE LIBRO: "NON DIRMI CHE HAI PAURA"

    "Ecco, la guerra, per esempio, mi ha portato via il mare. Però, in compenso, mi ha fatto venire voglia di correre. Perché grande come il mare è la mia voglia di andare. La corsa è il mio mare."

    Samia è una ragazzina di Mogadiscio. La sua più grande passione è la corsa, che ha incisa nel suo DNA fin da piccola.
    Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì,  amico del cuore, confidente e appassionato allenatore.
    Mentre intorno la Somalia è diventata schiava della violenza e della guerra, Samia guarda lontano, e desidera un destino di riscatto per il proprio paese martoriato e per le donne somale. Questa piccola guerriera di Mogadiscio , con le sue gambe magrissime, le scarpe bucate, consumate da almeno altri tre piedi prima di lei, corre per sentirsi viva, libera in una terra che libera non è.
    Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la fanno crescere ed a soli diciassette anni, si qualifica alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L’appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012.
    Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa e il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre.
    Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi.
    Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.
    Giuseppe Catozzella è riuscito a trasmetterci tutta la determinazione e la passione racchiusa nel corpo di una ragazza forte come Samia.
    Questo libro racconta la storia di un eroina dei nostri tempi.
    Sono rimasta soddisfatta di questa storia; mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti iportanti come il fatto di "vincere": Non è questo l’importante… L’importante è combattere, non mollare mai e no arrendersi per i propri obbiettivi.
    Catozella riesce a descrivere questo viaggio con la giusta attenzione, con una sensibilità che al lettore non resta altro che commuoversi ed arrabbiarsi.
    Secondo il mio punto di vista, questo è un romanzo sicuramente da leggere, sicuramente da consigliare, una storia vera raccontata con efficacia che arriva alla mente e al cuore.


    -LOCCI VITTORIA

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  20. RECENSIONE DI “NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI”
    Nel mare ci sono i coccodrilli è un libro scritto da Fabio Geda e racconta la storia di Enaiatollah Akbari, un giovane ragazzino Afghtano di soli dieci anni appartenente all'etnia degli azara. Questi erano considerati inferiori rispetto ai talebani e, proprio per questo motivo, suo padre fù ucciso e sua madre lo abbandonò durante un viaggio in Pakistan per salvargli la vita. Ed è così che Ena comincia a viaggiare, alla ricerca di un posto dove poter stare al sicuro e poter vivere come un bambino. Nonostante tutti gli ostacoli, che sono inevitabili, non perde la voglia di vivere ed il sorriso. Questo libro mi è piaciuto molto, mi ha fatto riflettere e mi ha addirittura commossa. E' una storia veramente toccante , una di quelle 'vere' che ti apre gli occhi al mondo...fa vedere ciò che ti circonda con occhi diversi. Secondo me, il messaggio principale che l'autore vuole inviarci è che noi dovremmo ritenerci fortunati, smettere di lamentarci per ogni piccolezza e pensare a chi sta veramente male o ha passato situazioni così brutte, come il giovane Ena: molto spesso ci dimentichiamo che fuori, in altri paesi, ci sono bambini che rischiano e lottano tutti i giorni per una cosa che a noi potrebbe sembrare più scontata, la vita. Inoltre fa comprendere meglio le diversità di paese in paese: ad esempio, in Italia alcuni ragazzini non attraversano nemmeno la strada da soli mentre lui conosceva già i pericoli e le fatiche della vita a soli dieci anni.
    Aurora Gallini

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  21. RECENSIONE LIBRO
    Sette minuti dopo la mezzanotte di P.Ness

    “Come inizia questa questa storia?
    -Con un ragazzo troppo grande per essere un bambino e troppo giovane per essere un uomo.”

    Una notte di luna piena, sette minuti dopo la mezzanotte Conor si sveglia sentendo chiamare il suo nome.
    Conor ha paura che ciò che lo chiama sia la creatura che lo tormenta ogni notte , l’incubo che viene a trovarlo da quando sua madre ha iniziato le cure mediche ; ma quando trova il coraggio e si sporge alla finestra trova ad attenderlo un mostro.
    Non era un mostro come tutti gli altri, questo era diverso; non aveva né artigli e né denti aguzzi …
    Era un mostro che si presentava ogni notte , non era un incubo.
    Non faceva paura e non incuteva terrore; Lui era reale.
    Sapeva tutto di Conor, tutti i suoi segreti, tutti i suoi sogni, e la sua verità.
    Ogni notte lo andava a trovare e nel corso di esse gli raccontò tre storie, storie che aiutano ad uccidere i draghi che ognuno di noi nasconde infondo al proprio animo, storie che spingono ad affrontare le proprie paure, però , in cambio la creatura vuole da lui una quarta storia, una storia che contenga la cosa più pericolosa di tutte, un segreto selvaggio e profondo. La verità.
    La verità che Conor nasconde a se stesso e a tutti; la verità che cerca di non percepire, di non vedere e di non provare.
    Conor è uno di quei ragazzi stanco di essere invisibile e stanco di non essere trattato come tutti gli altri; cosi un giorno chiamò un Mostro!
    Il rapporto tra il mostro e Conor diventerà sempre più grande, sempre più profondo, a tal punto che il ragazzo assumerà il Mostro come figura paterna, lui lo aiuterà ad affrontare i suoi problemi e le sue paure più grandi.
    All’inizio Conor sarà sfiducioso nei confronti del mostro ma poi le cose cambieranno quando il ragazzo si renderà conto di aver bisogno del Mostro.
    Questa, secondo me è una storia che ti sconvolge, ti intenerisce, ti arriva nel profondo e ti tocca fino a farti sentire il cuore in fiamme e pieno di compassione per la storia del ragazzo.
    È un libro che vi prende affinché voi possiate capire questa storia e immergervi totalmente, ma è anche straziante proprio perché rappresenta la realtà.




    Sara De Lucia - 1^B










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    1. infondo va separato
      sfiducioso non esiste
      il riassunto è confuso

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  22. Recensione del libro : Colpa delle stelle
    Il libro che sto recensendo è un romanzo che ha avuto molta fama soprattutto nei ragazzi adolescenti e non solo; si tratta del best seller di John Green “Colpa delle stelle”, pubblicato l'11 giugno 2014.
    un libro che racconta la storia di due giovani innamorati affetti da una patologia tumorale.
    Questa storia inizia con una ragazza di 16 anni, Hazel Grace, una ragazza che nella sua intensa vita ha dovuto affrontare uno dei mali più grandi della nostra realtà, il cancro: un cancro hai polmoni che la costringe a portare con sé una bombola dell'ossigeno 24 ore su 24 per aiutarla a respirare meglio.
    Un giorno, obbligata dalla madre, decide di andare ad un gruppo di sostegno con altri ragazzi suoi coetanei, che come lei affrontano ogni giorno questa grande malattia.
    Nel gruppo incontra un ragazzo affetto da un cancro agli occhi, Isaac che poi diventerà uno dei suoi migliori amici e in un successivo incontro, conosce Augustus Waters, soprannominato Gus, anche lui affetto da un cancro, ormai in regressione che però gli ha causato la perdita di una gamba, sostituita da una protesi.
    Tra Hazel e Gus nasce da subito, un rapporto di totale complicità, si fidano l'uno dell'altro; sono uniti dal tumore, che permette loro di guardare nella stessa direzione, di vivere la vita dalla stessa prospettiva senza doversi dare nessuna spiegazione.
    Hazel, appassionata dello scrittore Peter Van Hounten e del suo ultimo libro “Un'imperiale afflizione”, ha il desiderio di poterlo conoscere per poter ottenere risposte semplici che le darebbero speranza; e Gus fa di tutto per esprimere il desiderio della ragazza.
    Così, dopo aver convinto la madre di Hazel e i medici, i due ragazzi insieme alla madre partono per Amsterdam, dove lo scrittore si era ritirato in una lunga depressione.
    In questo viaggio affrontano ancora una volta il mostro del cancro, ma Hazel riesce a riscoprire molti aspetti della vita ai quali ormai aveva creduto di dover rinunciare.
    I protagonisti di questa storia sono essenzialmente quattro: ovviamente i due ragazzi, con la loro storia che può sembrare una classica storia d'amore per adolescenti, ma in realtà, si tratta di una storia che fa cambiare il punto di vista quotidiano; poi c'è la vita che diventa la vera protagonista del racconto, vissuta dal punto di vista dei ragazzi, che all'apparenza può sembrare breve e crudele, ma non per questo deve essere vissuta senza piaceri o libertà; e infine troviamo la morte, che molti pensano sia la vera protagonista del racconto, ma secondo me, la morte ricopre solo il ruolo di palcoscenico della storia : essa agisce, decide e distrugge,ma non impedisce che l'amore svolga il suo corso.
    Con una grandissima abilità e un linguaggio semplicissimo, John Green riesce a descrivere la malattia con gli occhi del malato senza renderla patetica, ma anzi ne approfondisce alcuni aspetti che spesso vengono trascurati; lo scrittore riesce a trattare dell'argomento con momenti di leggerezza, puro divertimento e romanticismo senza senza tralasciare dettagli.
    John Green si è calato perfettamente nella parte, infatti lo stile è molto semplice e ricorda quello di una ragazza di 16 anni, che racconta la storia in prima persona.
    Nella semplicità del libro, possiamo però notare infiniti spunti d riflessione e una sensibilità unica verso i malati terminali.
    Io penso che “Colpa delle stelle” sia una girandola di emozioni, una storia forte, una storia che ti cambia.
    Mi piacerebbe che tutti vedessero la vita come la vede Gus che allo sguardo indignato di Hazel quando lo vede infilarsi una sigaretta in bocca per la prima volta risponderà : “Non ne ho mai accesa una. E' una metafora sai : ti metti la cosa che uccide fra i denti, ma non le dai il potere di farlo. Una metafora!”
    - Giorgia Tempestini

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    1. riassunto troppo lungo, ma osservazioni interessanti

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  23. IO NON HO PAURA
    Questo testo,scritto da Niccolò Ammaniti,è ambientato al centro-sud, ad Acqua Verse, un piccolo paesino situato nelle campagne romane. Questo paesino è formato da sole 4 case,in una di queste abita Michele,il protagonista che è un bambino di soli 9 anni, insieme ai genitori e alla sorella più piccola di nome maria. Michele ha un gruppo di amici con cui esce,il capo di questo gruppo è un ragazzino soprannominato Teschio. Era solito fare gare tra amici e chiunque avesse perso avrebbe pagato una penitenza. Questa volta tocca a Michele che è obbligato, da teschio, ad entrare in una casa abbandonata. Appena fuori scopre che c'è un buco nel terreno contenente un bambino,Filippo. I due legheranno molto, ma questo legame non potrà durare a lungo, per via di una spiacevole sorpresa.
    COMMENTO
    Questo libro mi è piaciuto molto,mi ha affascinato sopratutto la trama e le emozioni che l'autore riesce a trasmettere al lettore, piacevole da leggere e non impegnativo. Sono rimasto soprattutto sorpreso dal finale, a cui non avrei pensato minimamente, semplicemente fantastico.

    Pucci Gabriele

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    1. attento alla punteggiatura e alla concordanza dei verbi: oscilli tra presente e passato.
      i nomi propri devono essere maiuscoli
      il riassunto è poco significativo

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  24. COLPA DELLE STELLE
    Hazel è una sedicenne che ha il cancro,è obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. In questo gruppo di supporto ci sono altre persone come lei che parlano dei problemi che incontrano ogni giorno, ogni persona ha una malattia, o comunque è stata operata a qualcosa,e adesso è in cura, e appunto hanno un "sostenitore" che li aiuta a liberarsi, parlando, ogni giorno lui chiede il loro nome, l' eta e come si sentono. Qui Hazel un giorno, dopo il gruppo di supporto, incontra e si innamora del diciottenne Augustus, ex giocatore di basket, che non aveva una gamba a causa di un tumore alle ossa che però ha sconfitto. Un' afflizione, che era un romanzo che avevano letto insieme, li porta ad Amsterdam, dove incontrano l'autore, Peter Van Houten, ormai alcolizzato. Là Augustus rivela a Hazel di essere nel corso di una grave ricaduta diagnosticata da una recente PET. Il romanzo finisce con la descrizione delle ultime settimane di vita e infine della morte del ragazzo, Hazel rimane particolarmente male, per la perdita di questo ragazzo che le era stato vicino.. e aveva fatto parte ormai Delle sue avventure.
    Questo libro mi è piaciuto perché, ci dimostra che lottando per qualcosa anche difficile da raggiungere, possiamo dimostrarci forti, senza mai mollare.
    Maria Tabaku

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    1. attenzione alla punteggiatura
      -"Un' afflizione, che era un romanzo che avevano letto insieme" scritto così non ha senso
      il commento è poco

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  25. RECENSIONE DEL LIBRO ‘’storia di una LADRA di LIBRI’’ di Markus Zusak
    Liesel è una bambina di nove anni che vive in Germania durante la Seconda guerra mondiale. La bambina sta attraversando un periodo difficile,Infatti prende una decisione brusca cioè di iniziare la carriera di ladra, inizia a rubare per la fame, ma con il passare del tempo il suo obbiettivo diventarono i libri. Liesel fugge dalle rovine della sua casa e della sua famiglia,insieme al fratellino più piccolo. Si dirigono verso Monaco dove li attende la famiglia adottiva. Nel tragitto il piccolo non sopravvive al freddo e all’ inverno, e proprio vicino la tomba del fratellino Liesel trova il primo libro. Per lei rubare i libri significa salvarli, ma soprattutto salvare se stessa. Nonostante sia giovane la bambina non ha una vita semplice,il padre adottivo la aiuterà molto a passare i momenti difficili. Leggere per lei sarà la sua salvezza,Grazie al suo amore, e alla sua passione per i libri riesce a superare i momenti duri del periodo nazista. Questo libro mi ha fatto riflettere molto su questo argomento, la storia è raccontata da una bambina che ha un forte desiderio di apprendere. Le avventure che passerà faranno stringere il cuore mentre altre faranno sorridere,oltre a raccontare il periodo storico, racconta anche una bellissima storia dolce,ma allo stesso tempo crudele,realistica ma anche fantasiosa.

    Lucchesini Noemi

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    1. La punteggiatura è spesso scorretta
      il commento è poco

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  26. Alessandro D'Avenia: "Cose che nessuno sa".
    “Cose che nessuno sa” è una storia di base molto semplice, ma ricca di piccoli colpi di scena. La protagonista è Margherita, una giovane ragazza di appena 14 anni che vive con i proprio genitori, il fratellino minore Andrea e la nonna Teresa che si rivelerà essere di grande importanza nella vita della protagonista. Margherita, in questo momento, sta per varcare una soglia magica ma allo stesso tempo spaventosa: l’inizio del liceo, infatti nel prologo si racconta un momento in cui Margherita parla dei suoi timori e delle sue paure al padre, che gli assicura che questo timore iniziale è normale, ma che certamente andrà tutto bene… proprio il giorno prima dell' inizio della scuola, però, Margherita ascolta un messaggio in segreteria telefonica. È suo padre: annuncia che non tornerà più a casa. Per Margherita "si spalanca il vuoto sotto i piedi" e inizia un periodo di infinita tristezza, la giovane comincia a chiedersi quali potrebbero essere i motivi per i quali il padre sia fuggiuto, ma purtroppo non sa rispondersi…. A poco a poco, Margherita si introduce al meglio nel nuovo "mondo" scolastico, dove incontra persone in grado di aiutarla: Marta, la nuova compagna di banco, una ragazza molto entusiasta e gioiosa e la sua strana famiglia. Giulio, un ragazzo poco più grande di Margherita e un po' cupo e misteriosoe che non sa più amare, perché ha conosciuto solo l’abbandono. Di rilievo è stato anche il professore di italiano, un giovane supplente, al quale la vita non sta regalando niente di buono… infatti ha una terribile paura di sposare la propria fidanzata e si rifugia nei libri e nell'insegnamento… ma non è questo il punto, infatti questo professore è molto appassionato all' Odissea e la insegna con grande enfasi, coinvolgendo i ragazzi e invitandoli a leggerla. Margherita, così si mette a leggere.. e pian piano arriva al passo di Telemaco: un uomo che ha perso il padre e lo va a cercare. La protagonista si rispecchia molto in Telemaco,così decide di partire anche lei alla ricerca del padre e chiede aiuto a questo giovane supplente che aveva da sempre detto ai ragazzi di affrontare tutto e di non aver paura di ciò che la vita ci pone davanti… il professore però rifiuta di aiutarla… così la giovane quattordicenne chiese aiuto ad un altro ragazzo che aveva incontrato alla scuola superiore: Fabio, un ragazzino orfano e molto molto ribelle, che senza pensarci nemmeno un secondo accetta di aiutarla. Poco dopo i due partono insieme per questa avventura. Un giorno i due, nell' intento di sfuggire alla polizia che li sta seguendo poiché Fabio guida pur essendo minorenne, fanno un incidente stradale: Fabio finisce sul lettino dell'ospedale con un terribile dolore alla schiena e Margherita finisce i n coma. Così tutti si trovano riuniti attorno al suo letto: il padre, che chiede perdono alla famiglia e torna con la madre di Margherita. Il professore, che ha finalmente trovato se stesso e decide di sposare la sua fidanzata. Pochi giorni dopo Margherita si risveglia e viene dimessa così dopo 5 anni si reca nella casa in Sicilia della nonna , ormai morta e legge una lettera dove ella svela ai nipoti il suo più grande segreto.



    ROSSI GINEVRA 1B

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  27. hai scritto un riassunto molto lungo, ma dov'è la tua opinione ?

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  28. Libro: “Città di Carta” di Jhon Green
    Quentin Jacobsen ha delle idee ben precise sul suo futuro, non ha mai pensato che potesse esserci qualcos'altro per lui se non un buon college, un bel lavoro e, un giorno, anche una famiglia di cui poter andar fiero.
    La sua routine viene però interrotta bruscamente dalla ragazza di cui è sempre stato innamorato, Margo. Margo abita nella casa accanto e rappresenta tutto quello che Q non si è mai sognato di essere. E' spensierata, libera, coraggiosa e sempre in cerca di nuove avventure. E' la ragazza con cui tutti a scuola vorrebbero stare, quella di cui tutte vorrebbero essere amiche. Da piccoli Q e Margo erano amici, passavano molto tempo insieme e hanno condiviso una strana quando macabra esperienza: il ritrovamento di un cadavere di un suicida nel parco del loro quartiere che ha profondamente segnato entrambi.
    Margo, che non si è interessata all'esistenza di Q per anni, una notte bussa alla sua finestra per coinvolgerlo in una pazza avventura che ha progettato dopo aver scoperto il tradimento da parte del suo ragazzo. Ovviamente Q non può rifiutare una simile occasione, così Margo lo trascina a destra e sinistra, facendogli fare le cose più impensabili e rischiando di metterlo nei guai.
    La mattina dopo però, Margo scompare misteriosamente .Questa volta però non è come tutte le altre e Q se lo sente dal principio. Passato qualche giorno, Margo non tornerà come fa di solito ed è così che Q inizierà la sua disperata ricerca.
    Più tempo passa, più Q viene ossessionato dall'idea di trovarla, dagli indizi che lei gli ha lasciato e, più tempo passa, più la voglia di sapere dov'è finita Margo cresce.
    Così inizierà la ricerca di Quentin e dei suoi amici Ben, Radar e Lacey, non solo una ricerca di Margo, ma anche una ricerca di loro stessi, un viaggio alla scoperta di cosa nella vita è vero e cosa invece è “di carta”, che cosa è reale e che cosa invece è solo percezione, maschera.
    Questo libro mi è piaciuto molto perché fa capire che ogni essere umano nasconde milioni di sfaccettature che definiscono la sua personalità e penso che questo sia il messaggio che Green vuole trasmettere attraverso l'avventura di Q e di Margo. Mi è piaciuto molto anche immedesimarmi nei panni di Q che cerca disperatamente Margo e riuscir a sentire cosa prova veramente, questa cosa è stata facilitata anche dalla ricchezza dei dettagli inseriti da Green.
    Consiglio questo libro anche a chi non ama leggere perchè e scritto in un modo semplice e comprensibile ed è anche un libro che ti “trascina” nella sua entusiasmante storia.
    Elena Baldacci 1^B

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  29. RECENSIONE: “L’UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI”
    “L’uomo che sussurrava ai cavalli” è un romanzo scritto nel 1995 da Nicholas Evans, scrittore inglese nato nel 1950.
    In una mattina d’inverno Grace va con la sua migliore amica a fare una passeggiata a cavallo. A causa del ghiaccio i cavalli scivolano e precipitano tutti sulla strada dove un camion li travolge. Il cavallo di Grace, Pilgrim, rimane gravemente ferito e la sua amica Judith muore. Inoltre Grace deve affrontare l’amputazione di una gamba. Il tragico incidente sconvolge la vita della giovane ragazza che è costretta a camminare con le stampelle e ha perso la gioia di vivere. Anche il suo adorato cavallo Pilgrim è diventato intrattabile e aggressivo. I genitori di Grace cercano di aiutare la figlia. Sua madre, Annie che si sente in colpa per aver trascurato Grace negli anni precedenti, decide di contattare un cowboy che ha il dono di addomesticare i cavalli più selvaggi, nella speranza che, recuperando il rapporto con il suo amato Pilgrim, possa guarire.
    Questo racconto mi è piaciuto particolarmente perché è molto coinvolgente per i fatti tragici all’inizio e per il rapporto della figlia con la madre. Lo ritengo molto commovente nella parte finale.

    Andrea Bernardini 1b

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